Cinquant’anni “pericolosi” 1995: WTO
Obiettivo generale della WTO è quello dell'abolizione o della riduzione delle barriere tariffarie all commercio internazionale.
Molte delle decisioni prese in ambito WTO sono prese sulla base del consenso (e non del voto).
Qualora un paese non si conformi alle decisioni dell'organo di risoluzione delle controversie internazionali costituito in ambito WTO, un paese che si ritiene danneggiato può adottare misure di riotorsione (è da notare però che i paesi economicamente più forti possono sostanzialmente ignorare i reclami avanzati dai paesi più deboli dal momento che questi ultimi sono in grado di attuare misure di ritorsione realmente efficaci).
E’ interessante ricordare che, durante i lavori preparatori per il GHS, alcuni paesi (in particolare gli USA) proposero che il GHS, invece di essere (come è) una Raccomandazione dell’ONU, dovesse costituire un ”accordo commerciale” nell’ambito della WTO: la proposta fu respinta, anche grazie ad un deciso intervento del rappresentante italiano.
Comunque l’idea di procedere per consenso è stata a lungo sostenuta anche durante la discussione delle procedure a cui si deve attenere il SottoComitato Esperti ONU sul GHS: alla fine si è concordato che, naturalmente, si deve ricercare fino all’ultimo il consenso di tutti i paesi membri, ma che, ove necessario, si può procedere ad una votazione.