Blog    mercipericolose.it
News e considerazioni sulla gestione e trasporto di merci pericolose orangeproject.it

mercoledì, dicembre 21, 2005

UN POST SPECIALE














Naturalmente ... è un post per fare gli auguri:

1) a tutte/i quelle/i che passano per questo blog: vi auguro di continuare a trovarvi qualcosa per cui valeva la pena di passarvi

2) ad ARS edizioni informatiche, a Flashpoint, ad Iter, ad Orange Project, sostenitori di questo blog: vi auguro che non vi dobbiate mai pentire di sostenerlo

3) ad Orange Project, che sta rinnovando il sito: auguri per un ancor più largo successo di www.orangeproject.it

4) e .... auguri... a tutto il resto del mondo ... per un mondo migliore !

giovedì, dicembre 15, 2005

COMPATIBILITA'

A livello europeo è stato proposto di introdurre una disposizione speciale per impedire che gli accessori di cisterne per ammoniaca siano fabbricati in rame (che, come ha dimostrato anche un recente incidente, vengono corrosi).

Questo è solo un esempio di un problema più generale: quante/i si ricordano di verificare che il materiale con il quale sono costruiti gli imballaggi (e le cisterne) sia compatibile con il contenuto ?

E, sempre a proposito di compatibilità, vi è del tutto chiaro il contenuto della nuova sottosezione 4.1.1.19 dell’ADR ?

giovedì, dicembre 08, 2005

GINEVRA POST 2

GINEVRA POST 2

Nella mezza giornata che separa la riunione sul trasporto di merci pericolose da quella sul GHS (sistema globale armonizzato di classificazione ed etichettatura dei prodotti chimici), scorrendo il rapporto della riunione sul trasporto, mi é venuto da pensare che, almeno a livello ONU, le procedure per la stesura delle norme sembrano essere “piu’ democratiche” delle nostre.
Infatti, i documenti contenenti le proposte di modifica sono disponibili sul sito ONU già un paio di mesi prima delle riunioni; i rapporti delle riunioni contenenti le modifiche adottate sono discussi e approvati dalle/i partecipanti al termine di ogni riunione; tranne che per l’ultima riunione del ciclo biennale di revisione, le decisioni adottate nelle altre tre riunioni precedenti possono anche essere rimesse in discussione.
E alle riunioni, come ho già accennato nel post “Partecipare o subire ?”, oltre alle delegazioni dei paesi, partecipano (sia pur senza diritto di voto) i rappresentanti di associazioni ed organizzazioni di operatori del settore.
Di qui, due domande:
1) come mai gli operatori non sembrano essere frequenti visitatori del sito www.unece.org/trans/danger/danger.htm per vedere cosa si sta discutendo, né sono particolarmente attivi nel fornire indicazioni alla delegazione italiana e alle associazioni ?
2) perché non provare a vedere se riusciamo a stabilire una procedura simile anche per la normativa nazionale ? Quando riuscirà a partire, la Commissione che ho citato nel post “Miracolo in Italia ?” sarà un primo passo, ma .. non si puo’ fare di piu’ ?

NOTA: ovviamente, per ragioni di lavoro, consulto regolarmente il sito del Department of Transport USA. E’ interessante studiare la loro procedura di preparazione e pubblicazione delle normative: un po’ complicata, un po’ lunga, ma tutte/i possono dire la loro e ogni parere viene valutato

domenica, dicembre 04, 2005

GINEVRA POST

GINEVRA POST

100 esperti e 100 documenti : é quanto (dal 28 novembre al 6 dicembre) ho di fronte qui a Ginevra, alla riunione del SottoComitato Esperti ONU sul trasporto di merci pericolose.
Siamo qui per discutere sulle variazioni che poi ritroverete nelle normative ADR, RID, ICAO, IMO, nel 2009.
Parlano gli USA, l’Australia, la Cina, la Norvegia, la Francia, i rappresentanti dell’industria chimica e quelli dei trasportatori, ecc.
Cosa stiamo decidendo ?
Non molto per ora: le decisioni piu’ importanti (introdurre la prova di vibrazione per i GIR ? introdurre per tutti i modi di trasporto le esenzioni previste per le “excepted quantities” dell’ICAO ? ecc.) sono rimandate al prossimo anno.
Comunque di tutto cio’ riferiro’ come al solito sulla newsletter di Orange Project.
Quello a cui sto pensando e’ che, almeno per questo settore, la globalizzazione, anche normativa, e’ un dato di fatto da anni.
Ma il problema e’: le regole ci sono, ma …. Quanto sono rispettate ?
Le normative che stiamo aggiornando dovrebbero garantire che un contenitore che viene via mare dalla Cina e’ costruito, riempito, etichettato, come se venisse dal SudAfrica o, via aereo, dagli USA, o anche via ferrovia o strada da Taranto; dovrebbero garantire che le merci sono classificate ed imballate nello stesso modo, che tutte/i quelle/i che hanno a che fare col trasporto hanno ricevuto la necessaria formazione e informazione.
E’ cosi’ ? E… se non e’ cosi’, cosa dovremmo fare ?