IMBALLAGGI E DINTORNI
La prossima settimana inizia a Ginevra l’11^ sessione del SottoComitato Esperti ONU sul trasporto merci pericolose.
Tra gli argomenti in discussione: revisione delle specifiche per la costruzione e la verifica dei GIR e, in particolare, l’introduzione dell’obbligo della prova di vibrazione.
Ricordando che, nonostante la disponibilità pubblica dei documenti sul sito dell’ONU (e, se mi è concesso, le mie personali sollecitazioni e quelle di Orange Project ad esprimersi sull’evoluzione della normativa internazionale), non sono pervenute osservazioni da parte di operatori italiani, devo concludere che l’introduzione di una prova di vibrazione non crei problemi ai fabbricanti italiani di GIR né agli enti omologanti (che, ricordo, in base alla confusa normativa italiana, sono sia quelli autorizzati per il trasporto marittimo dal DPR 134/2005, sia i Centri Prova Autoveicoli ai sensi del Decreto 10 giugno 2004).
Più realisticamente... mi sa che continueremo come prima, barcamenandoci fra vecchie autorizzazioni, ricorso ad acquisti e omologazioni all’estero e... purtroppo.. altre soluzioni più... “semplici”.... tipo quella di considerare le normative (peraltro complicate, farraginose, sicuramente da modificare) come un “optional”.
Tra gli argomenti in discussione: revisione delle specifiche per la costruzione e la verifica dei GIR e, in particolare, l’introduzione dell’obbligo della prova di vibrazione.
Ricordando che, nonostante la disponibilità pubblica dei documenti sul sito dell’ONU (e, se mi è concesso, le mie personali sollecitazioni e quelle di Orange Project ad esprimersi sull’evoluzione della normativa internazionale), non sono pervenute osservazioni da parte di operatori italiani, devo concludere che l’introduzione di una prova di vibrazione non crei problemi ai fabbricanti italiani di GIR né agli enti omologanti (che, ricordo, in base alla confusa normativa italiana, sono sia quelli autorizzati per il trasporto marittimo dal DPR 134/2005, sia i Centri Prova Autoveicoli ai sensi del Decreto 10 giugno 2004).
Più realisticamente... mi sa che continueremo come prima, barcamenandoci fra vecchie autorizzazioni, ricorso ad acquisti e omologazioni all’estero e... purtroppo.. altre soluzioni più... “semplici”.... tipo quella di considerare le normative (peraltro complicate, farraginose, sicuramente da modificare) come un “optional”.
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