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News e considerazioni sulla gestione e trasporto di merci pericolose orangeproject.it

lunedì, maggio 17, 2010

Divagazioni

giovedì, maggio 13, 2010

Guardando al futuro (4)

Allungando un po’ lo sguardo rispetto a quanto fatto finora in questi post dedicati al futuro, vale la pena di considerare i progetti un po’ fantascientifici della società norvegese Wallenius Wilhelmsen Logistics.

Un primo progetto è costituito da Castor, un terminal merci oceanico il cui fabbisogno energetico dovrebbe essere interamente coperto da pale eoliche e pannelli fotovoltaici, mentre il fabbisogno idrico sarebbe interamente coperto dalla raccolta di acqua piovana.

Il secondo progetto è costituito da Orcelle, una nave cargo interamente mossa ed alimentata da pannelli solari, vento, pile a combustibile e forza delle onde.

Non so assolutamente dire se e quando vedremo qualcosa di simile: però mi viene da chiedermi perché devo sempre guardare all’estero per trovare qualcuna/o che cerca di progettare il futuro ? Dobbiamo forse aspettare che ci venga imposto dall’Unione Europea per deciderci a progettare, ad esempio, veicoli che, almeno in parte, per le apparecchiature ad esempio, utilizzino energie rinnovabili ?

Tra l’altro, come ho detto più volte, uno sviluppo sostenibile, riducendo i consumi, riduce anche la necessità di trasporto di merci pericolose, riducendone di conseguenza i rischi associati.

martedì, maggio 11, 2010

Contrordine: dal ferro alla gomma, con deviazione alimentare

Tra annunci, polemiche e smentite, sembra comunque procedere il piano di consistente ridimensionamento degli scali merci ferroviari.
Inoltre, dal 1 aprile 2010, Trenitalia accetta di far viaggiare le merci pericolose solo per spedizioni su treno completo (non vengono quindi accettati singoli vagoni con merci pericolose).

Forse allora è il caso, nella revisione del DLgs 152/2006, di cancellare, dall’articolo 188, il riferimento alla priorità da dare al trasporto ferroviario di rifiuti pericolosi per distanze superiori a trecentocinquanta chilometri e quantità eccedenti le venticinque tonnellate.

Ma non si è sempre detto che si doveva privilegiare il ferro rispetto alla gomma ?

Dall’altra parte delle Alpi invece hanno aperto (a Rungis-Parigi) un nuovo scalo merci ferroviario capace di trattare 200.000 t/a di prodotti alimentari freschi (tempo previsto per lo scarico completo di un treno: 30 minuti).
E’ vero, questa notizia non riguarda le merci pericolose, ma, dopo aver letto oggi sui giornali cosa combinano mafia, ‘ndrangheta e camorra con le “loro” imprese di autotrasporto di frutta e verdura … forse un incremento del trasporto ferroviario di queste merci potrebbe non essere sbagliato (fermo restando l’invito ad approvvigionarsi presso le aziende agricole più vicine).

lunedì, maggio 10, 2010

Guardando al futuro (3)

L’ADR 2011 introduce alcune variazioni significative per il trasporto in quantità limitate (capitolo 3.4), con particolare riferimento al marchio.

C’è comunque (per fortuna) la norma transitoria che permette di continuare, fino al 2015, a far riferimento alle disposizioni dell’ADR 2009.

Ma niente vieta comunque di adempiere fin da adesso alle nuove disposizioni.
Allora non vi meravigliate se, a partire dal 1 gennaio 2011, vi arriva un collo o un veicolo col seguente marchio:


martedì, maggio 04, 2010

E il senso del ridicolo ?

Comunicato stampa del 30 aprile (Ministero Ambiente)
Oggi l’Italia può dire di aver attivato per i rifiuti speciali e pericolosi un sistema all’avanguardia in Europa ottenendo il massimo in termini di controllo ambientale ed anche in termini di efficienza e risparmio per le aziende”. Lo afferma il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge che sposta al 30 giugno il termine di presentazione del modello unico ambientale (MUD). “Con l’approvazione del decreto legge di proroga dei termini il Governo ha posto l’ultimo tassello alla riforma del sistema della tracciabilità dei rifiuti, nel segno della trasparenza e della legalità e del rispetto per l’ambiente. Si è in pratica perfezionato, evitando di caricare le imprese di oneri inutili, il regime transitorio dal sistema cartaceo, che rendeva di fatto impossibili i controlli, al sistema elettronico del SISTRI che in estate entrerà in vigore e consentirà di monitorare tutti gli spostamenti e le destinazioni dei rifiuti in tempo reale”.
Il decreto odierno è stato preceduto nei giorni scorsi da un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale viene consentito alle aziende di utilizzare anche per la dichiarazione da presentare quest’anno il vecchio modello di Mud, e non il nuovo che doveva entrare in vigore ma che è stato superato dall’avvio del SISTRI.

In uno dei post precedenti avevo notato:
Il 9 aprile la ministra Prestigiacomo annuncia che il 16 aprile sarà presentato al Consiglio dei Ministri uno schema di decreto legge per la proroga al 30 giugno del termine di presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD).
Il 16 aprile non viene approvato alcun decreto.
Il 28 aprile viene pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 aprile 2010 “Modifiche al Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD)”, dove si precisa che:
Il modello di cui al presente decreto e' utilizzato per le dichiarazioni da presentare, entro il termine stabilito dalla legge

A questo punto aggiungo anche:
- il decreto legge citato nel comunicato stampa della on. Prestigiacomo non è ancora pubblicato sulla G.U. (non ho ancora visto la G.U. di oggi 4 maggio però!)
- sulla G.U. n. 100 del 30 aprile viene pubblicato il seguente comunicato:
"Nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri citato in epigrafe, pubblicato nel supplemento ordinario n. 80 alla Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 98, del 28 aprile 2010, dopo gli allegati di cui a pagina 48, in luogo della scheda SCS2, riportata alla pagina 49, devono intendersi riportate le schede relative al capitolo 1: SCS1, SCS2, SA1, SA2, CS, RIF, RT, RE, DR, TE, MG, ART. 191, RU, RST, DRU, CG, MDCR, INT, UO, UD, SMAT, STIP, SRIU. Inoltre, in luogo della scheda MG-VEIC, riportata alla pagina 50, devono intendersi riportate le schede relative al capitolo 2: SA1-VEIC, SA2-VEIC, AUT, ROT, FRA, RT-VEIC, DR-VEIC, TE-VEIC, MG-VEIC, di seguito riportate "
Quindi non solo hanno pubblicato gli allegati sbagliati, ma modificano un DPCM con un comunicato !

E il senso del ridicolo ?

I have a dream


1) Premessa


Inserisco queste mie considerazioni, oltre che, naturalmente, nel mio blog, anche in alcuni dei siti, forum, ecc. che frequento, con la speranza che:
a) possano essere utili
b) se sono utili, si trovi il modo migliore di procedere

2) Alla base delle mie considerazioni


Come ha dimostrato la recente (e ancor viva) vicenda del Sistri e del MUD 2010, siamo di fronte ad una situazione caratterizzata da una produzione normativa che crea una moltitudine di problemi (e di oneri !) a chi deve operare nel campo dei rifiuti.

I problemi nascono essenzialmente dal fatto che la normativa sembra non tener conto a sufficienza della concreta realtà che si vuole normare.

Ma perché succede questo ?
Io credo che dipenda dal fatto che non c’è una sufficiente conoscenza, da parte di chi emette le norme, di tale realtà.

Ma come si può ottenere che gli organismi normativi conoscano la realtà ?
Molto semplicemente …. facendola loro conoscere !

Eppure non mancano gli strumenti !

Molta parte della normativa sui rifiuti, non dimentichiamolo, viene concepita e scritta a livello europeo. E allora …. perché non si interviene sulla Commissione Europea, sul Parlamento Europeo, attraverso le Associazioni, ma anche direttamente (non c’è niente che vieti di scrivere direttamente ai Parlamentari !) ?

E analoghe considerazioni si possono fare per la normativa nazionale !

Insomma io credo che non manchino gli strumenti per tentare (nessuna garanzia assoluta naturalmente !) di ottenere normative che tengano ben conto della realtà.

E’ molto meglio prevenire (intervenire durante il processo di formazione della normativa) che tentare di ridurre il danno (protestare, manifestare, chiedere rinvii, ecc.).

3) Una proposta


Abbiamo di fronte:
- un SISTRI da attuare (ma, come ho già scritto da alcune parti, il Governo, col suo rappresentante in Commissione, sembrerebbe ?!?! aver accettato, come richiesto nella seduta del 28 aprile 2010 della VIII Commissione della Camera. di riconsiderare contenuti e tempi)
- una normativa sul MUD rinviata a fine giugno
- uno schema di decreto di recepimento della Direttiva sui rifiuti

Allora invece di:
- continuare ad avanzare (giustissime) critiche
- lamentarsi perché le cose non vanno nel senso giusto
- limitarsi a … “consolarsi” con battute e poesie (ahimé .. mea culpa .. mea culpa .. grandissima culpa)
- disperdersi su diversi siti, forum, ecc.

sarebbe forse opportuno organizzare gruppi di lavoro (unici a livello nazionale !!!) di operatori che presentino proposte di normativa (o di emendamenti agli schemi in discussione).

Ho già avanzato questa proposta e c’è già (vedi il sito sistri.forumattivo.com) chi l’ha fatta propria: ma, per ora, con scarso successo.
E questo scarso successo credo sia legato al fatto che ognuna/o vuole (giustamente !) valorizzare il proprio sito (e il proprio lavoro).

Per questo credo che il lavoro non dovrebbe essere fatto da un sito specifico, ma, ad esempio, attraverso il sito di Facebook
http://www.facebook.com/group.php?gid=275345896466&ref=search&sid=1624096734.3272260845..1
che non è proprietà di nessuno e che potrebbe, credo, essere considerato un luogo “neutro” sul quale nessuna/o può mettere il proprio cappello.
Naturalmente sono possibili anche altre soluzioni: con tutte/ le/gli esperte/i in software che sono interessate/i si può tranquillamente pensare a “creare” un sito apposito (se ci sono volontarie/i disposte/i a crearlo “gratis” !).

Tanto per essere chiaro, il mio I have a dream è un sito (Facebook o altro) dove si apre un forum unico a livello nazionale, ove si apre la discussione sulla normativa sui rifiuti (a cominciare dallo schema di decreto di recepimento della direttiva sui rifiuti, e sul MUD e sul SISTRI, ecc.), dove i partecipanti alle discussioni nominano una/un rappresentate per ogni argomento, che entro 1 o 2 mesi si incarica di redigere le osservazioni da mandare alle commissioni parlamentari e alle Associazioni del settore con le firme di tutte/i quelle/i che sono d’accordo, che chiede di essere ascoltata/o dalle Commissioni, che scrive alle Associazioni per chiedere il sostegno, che informa su quello che succede, ecc.

I have a dream … ma … speriamo che questo (o un altro) “dream” si realizzi !

4) Considerazioni del tutto personali

Bisogna pur farsi una ragione del fatto che siamo in una fase di grande trasformazione (probabilmente e giustamente non vi interessa: ma secondo me non ci resta che “gestire” la crisi dell’occidente e dei suoi paradigmi filosofico/sociali/economici, che è comunque una bella sfida !) e che dobbiamo adeguarci.
Il che significa, per come stanno le cose, organizzazione, solidarietà, rapidità di decisione, ma, soprattutto, individuazione di obiettivi praticabili e realistici da una parte, e partecipazione attiva dall’altra.
Messaggio dal passato … o … messaggio per il futuro ?
Decidete voi (anche quando votate per le elezioni politiche/amministrative e per gli organismi delle associazioni).