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News e considerazioni sulla gestione e trasporto di merci pericolose orangeproject.it

venerdì, febbraio 26, 2010

ADR 2009 e ABS

In ambienti ministeriali si dice che il decreto legislativo per recepire ADR/RID/ADN 2009 , già approvato dal Consiglio dei Ministri e già firmato dal Presidente della Repubblica un mese fa, non viene ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale perché deve necessariamente essere accompagnato da un Decreto Ministeriale che contenga una proroga per i veicoli sprovvisti di ABS.

Giusto !

Ma quanto ci vuole a scrivere un decreto di 3 righe (di cui si parla da mesi) ?

SISTRI e ADR

Penso ricordiate, a proposito del decreto SISTRI, che avevo già sottolineato come, con questo decreto, si rendeva di nuovo obbligatoria la predisposizione di un documento di trasporto (per il trasporto di rifiuti classificati come pericolosi ai sensi della normativa sul trasporto, in particolare per quello stradale).

Mentre si attende di ora in ora la pubblicazione di un decreto correttivo (che però cambierà ben poco nella sostanza), può essere “istruttivo” leggere una frase contenuta nella risposta che l’on. Prestigiacomo ha dato in riferimento ad un’interrogazione a risposta immediata presentata nella Commissione Ambiente della Camera dei deputati in merito al SISTRI:

"Riguardo alla mancata armonizzazione del decreto ministeriale istitutivo del SISTRI con le altre normative coesistenti ed, in particolare, con la normativa relativa al trasporto delle merci pericolose, va precisato che il primo incide unicamente sulla movimentazione dei rifiuti. Si tratta di due ambiti non soltanto evidentemente diversi, ma anche riconducibili alla competenza di Ministeri diversi>”.

Acc … quindi ogni Ministero deve agire per conto proprio … ignorando le conseguenze (anche pesantemente negative) che un suo atto può avere su realtà che sono sotto la giurisdizione di un altro Ministero ??? !!!!!

mercoledì, febbraio 24, 2010

Normativa rifiuti

Personalmente continuo a ritenere che sarebbe opportuno sospendere il decreto SISTRI (Sistema tracciabilità rifiuti) e farlo confluire (profondamente modificato) nel prossimo decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2008/98.
Ciò consentirebbe, oltre che il rinvio e la modifica dei contenuti del SISTRI, di evitare possibili discrepanze fra il SISTRI e il decreto di recepimento della Direttiva e garantirebbe comunque un quadro omogeneo ed unico per quanto riguarda la normativa sui rifiuti.

Tra l'altro dovremmo pure porci il problema di evitare che, anche per tutti gli altri aspetti che saranno coperti dal decreto legislativo, si ripetano situazioni come quella del SISTRI e, in particolare, che si stabiliscano norme, modalità, obblighi, ecc. non discussi con gli operatori.

Credo dunque che si dovrebbero sollecitare le associazioni di categoria a muoversi in questa direzione (e, nel contempo, sensibilizzare il Parlamento).
Un possibile strumento potrebbe anche essere quello di organizzare, attraverso la pagina su Facebook, un invio di email alle associazioni (e ai parlamentari) con tale richiesta.

venerdì, febbraio 19, 2010

Ancora una volta: che fare ?

Ieri, a Napoli, durante un convegno sul SISTRI (il decreto sulla tracciabilità dei rifiuti), ho avuto l’opportunità di esprimere il mio pensiero sulla normativa ADR, sul regolamento CLP (le nuove disposizioni in materia di classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose), e, naturalmente, sul SISTRI.

Devo dire che mi piange il cuore nel dover sentire che, se il SISTRI si applicherà così com’è, ci saranno chiusure di aziende, famiglie senza stipendio e una gestione dei rifiuti (trasporto compreso) abbandonata a chi è “abituato” a bypassare (per non dire peggio) le leggi.

Nel frattempo sono passati 234 giorni dal 1 luglio 2009 (data nella quale doveva entrare in vigore l’edizione 2009 di ADR/RID per i trasporti nazionali di merci pericolose).

Vi risparmio il confronto con gli altri paesi (europei e non).

Anche se talvolta mi sembra di essere una “vox clamans in desertum”, non credo sia giusto arrendersi.
Quindi …. continuo a scrivere … nella speranza di poter dare indicazioni utili a qualcuna/o di voi che, più brava/o di me, sia in grado di trovare la strada giusta per uscire da questa situazione.

Cosa fare ?

Certo..
a) sollecitare l’uscita del decreto su ADR/RID 2009 (sperando che lo abbiano corretto !!!!)
b) chiedere il rinvio del SISTRI e la sua revisione in occasione del ,recepimento della direttiva 2008/98

Ma .. poi ?

Poi.. datevi da fare, santa miseria ….

Costituite un gruppo di discussione/proposta su internet, interagite con quelle/i che hanno i vostri stessi problemi, fatevi sentire nelle vostre associazioni, costituite una nuova associazione on-line delle/gli operatrici onesti e competenti, salite sul tetto del Ministero dell’ambiente e di quello delle infrastrutture e trasporti, scrivete ai giornali .. insomma.. costruite il vostro/nostro futuro !

Sapete cosa mi piacerebbe ?
Una associazione di quante/i si occupano (ma se ne occupano nel senso vero, perché sono operatrici/ori, perché questa è la loro realtà lavorativa) di gestione (trasporto compreso) di merci (rifiuti compresi) pericolose, che abbia l’obiettivo di:
a) rispettare le leggi (come dice Socrate nel Critone di Platone),
b) contribuire a rendere le norme (internazionali, comunitarie e nazionali) adeguate alla realtà
c) essere a disposizione delle/gli operatrici/ori per “provare” a chiarire ogni dubbio

Se qualcuna/o se ne fa carico .. sono a completa disposizione !

domenica, febbraio 14, 2010

ADR, SISTRI e Grandi Eventi

Sto rileggendo, quasi con la tenerezza ( e il disincanto) della persona matura che legge lo scritto di una persona giovane, i miei recenti post “La lunga storia dell’ADR 2009”, “189” e “Auguri di capodanno”.
E, a proposito di questo ultimo, prendo atto che anche il capodanno cinese è trascorso invano.

Devo solo aggiungere, a titolo informativo, che il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto (stiamo parlando del recepimento di ADR/RID/ADN 2009 per i trasporti nazionali) il 27 gennaio 2010.

Quindi, al momento, ancora non è in vigore quello che è già noto dal 30 settembre 2008 (data di pubblicazione della Direttiva 2008/68).

In compenso però si applica (si applica ?????) il Decreto Ministeriale sul SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti), pubblicato il 13 gennaio 2010, che gli operatori e, sia pure con ritardo, le loro associazioni stanno contestando alla grande.

Ma forse c’è una spiegazione: il decreto SISTRI è (a giudicare dalle entusiastiche dichiarazione della Ministra Prestigiacomo) un “Grande Evento” e quindi da attuare con procedure di emergenza, senza essere troppo condizionati dalle norme esistenti e dalle normali procedure di consultazione (ogni eventuale retro-pensiero sul fatto che questo decreto “emergenziale” possa aver “favorito” qualche società, come la Selex di Finmeccanica, è solo un’illazione, al momento non suffragata da alcuna indagine giudiziaria).
Invece il recepimento della Direttiva 2008/68 NON è un “Grande Evento” (e non sembra, al momento, suscettibile di “attivare” interessi specifici di società “amiche”) e quindi deve seguire il “normale” iter burocratico (ma quale sarebbe questo “normale” iter burocratico” ?).

martedì, febbraio 09, 2010

Segreto di Stato ?

Sull’edizione odierna (9 febbraio 2010) de “il Giornale” è pubblicata un’intervista a Stefania Prestigiacomo, Ministra dell’Ambiente, relativa al sistema di tracciabilità rifiuti (SISTRI).
Se volete leggervela, questa è la pagina web:
http://www.ilgiornale.it/interni/_nuova_tecnologia_che_allestero_ci_invidiano/prestigiacomo-rifiuti-ambiente/09-02-2010/articolo-id=420334-page=0-comments=1

Mi verrebbe voglia di commentare a lungo questa intervista, ma c’è un punto che mi preme sottolineare, perché, a dir la verità, mi ha lasciato un poco sconvolto.
Ecco qua:

Domanda:
Chi avrà accesso ai dati sui rifiuti?

Risposta:
Esiste un centro a Roma che custodisce questi dati. Ed è protetto da segreto di Stato.

Segreto di Stato ?
Sinceramente comincio (continuo) a non capire più in che paese sto vivendo. Non è più un problema di condividere o meno le scelte del Governo: è un problema di non capire più cosa si sta dicendo e facendo.
Forse è colpa dell’età; comunque non invidio le/i giovani che dovranno vivere nel nostro paese (e anche in tanti altri !).
Mi dispiace di non essere propositivo, ma, qualche volta, come questa, non ci riesco proprio !

domenica, febbraio 07, 2010

Direttiva 2008/98

Al Ministero dell’ambiente stanno da tempo lavorando per il recepimento della Direttiva 2008/98/CE del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti.

Non potrebbe essere questa l’occasione per far chiarezza su tanti punti “oscuri” dello stesso Dlgs 152/2006 ?
Non potrebbe essere questa l’occasione per rivedere lo stesso sistema SISTRI ? (per inciso: rappresentanti del Ministero hanno detto che il recepimento della Direttiva sarà l’occasione per inserire le sanzioni per chi non rispetti le disposizioni del SISTRI)

Ma se questa può essere l’occasione ….. chi è che ne sta discutendo col Ministero ? … chi ha mai avanzato una formale richiesta al Ministero per l’apertura di un tavolo di vero confronto ?

Sarebbe un peccato perdere questa occasione !

giovedì, febbraio 04, 2010

Eilmer di Malmesbury

1000 anni fa (nel 1010) il trentenne monaco Eilmer of Malmesbury
tentò di volare gettandosi dalla torre dell’abbazia agitando le braccia alle quali aveva attaccato ali di sua invenzione.
Risultato: 200 metri percorsi e poi la caduta e due gambe rotte.
Convinto comunque di essere sulla giusta strada (l’errore forse era stato quello di non dotarsi di una bella coda, oltre che di essere stato preso dal panico), avrebbe voluto ritentare, ma l’abate glielo impedì.

Dopo mille anni non ho certo l’intenzione di ripetere l’esperimento.
Però in un certo senso il tentativo di Eilmer mi sembra una parafrasi del tentativo di chi cerca di svolgere bene il proprio lavoro sollevandosi dal pantano amministrativo/burocratico/normativo e poi si ritrova di nuovo nel pantano, acciaccato e sconfitto.

lunedì, febbraio 01, 2010

UN VANTAGGIO PER IL CABOTAGGIO ?

Relativamente all’aspetto “trasporto”, il Decreto che istituisce il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), avendo come obiettivo quello di evitare che la malavita più o meno organizzata gestisca in maniera fraudolenta il trasporto dei rifiuti, prevede l’installazione di una “black box” su ogni veicolo, la chiavetta USB, la stampa della scheda di trasporto, l’obbligo di comunicare al SISTRI, 4 od 8 ore prima del trasporto, i dati relativi al veicolo e al trasporto, ecc.

Naturalmente tutto ciò (ma ci auguriamo ancora che il Decreto venga sospeso e rielaborato !) comporta oneri non indifferenti.

C’è però il rischio che il sistema venga tranquillamente bypassato: basta rivolgersi ad un trasportatore non italiano che, mi sembra, non ha alcun obbligo di rispettare il SISTRI.
Una via di uscita per chi vuole sfuggire ai controlli e un regalo per i trasportatori non italiani che effettuano il cabotaggio ?