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News e considerazioni sulla gestione e trasporto di merci pericolose orangeproject.it

domenica, gennaio 30, 2011

Ex libris (8)

Da “L’ardore” di Roberto Calasso:

Che cos’è dhï ? Pensiero intenso, visione, ispirazione, meditazione, preghiera, contemplazione ? Volta a volta, tutto questo. E in ogni caso il presupposto era lo stesso: il primato della conoscenza rispetto a ogni altra via di salvezza.



Non c’è dubbio che il Veda, il sapere degli uomini vedici, un sapere comparso nell’India del Nord circa tremila anni, come illustrato da Calasso, è insieme lontano e vicino.

Certamente ci appartiene il primato della conoscenza; certamente poco ci appartengono (se non per i piccoli nuclei di mistiche/i) i passaggi visionari e contemplativi.

Ma è comunque, pur nell’attuale forma strutturatasi negli anni, un qualcosa con cui dover fare i conti. ?
Credo proprio di sì: l’India, col suo miliardo di abitanti ( per non parlare, per ora, della Cina, o dell’Indonesia, o della Nigeria, o del Brasile, o del Sudafrica, ecc.), è ormai uno dei punti di riferimento mondiale.

E allora, prima o poi, scopriremo che se vogliamo (come necessario) continuare a gestire e trasportare, a livello globale, merci (comprese quelle pericolose), bisognerà fare i conti con una cultura (e quindi con consuetudini, pratiche, normative) diversa dalla nostra.

Forse non ho ragione quando penso (e lo penso davvero !) che è iniziata la fine della civiltà occidentale.
Comunque prepararsi a fare i conti con altre civiltà è ormai necessario. E, nel caso avessi ragione, la storia insegna che, quando si è di fronte a sfide difficili (il declino di una civiltà), possono (devono) “nascere” nuove idee, nuovi progetti, nuove possibilità (come dice un vecchio detto: le difficoltà aiutano l’ingegno).

martedì, gennaio 25, 2011

Ex libris (7)

Il secondo capitolo del romanzo “Neve” di Orhan Pamuk inizia così:

La neve gli dava sempre una sensazione di purezza che gli faceva dimenticare la sporcizia, il fango e il buio della città. Ma Ka perse questa sensazione il primo giorno che passò a Kars. Qui la neve era stancante, fastidiosa e massacrante.


Dunque due aspetti della neve: un po’ come è successo anche a me.
Da una parte, qualche settimana fa, il giardino imbiancato, silenzioso, che richiamava l’incipit del libro sopra citato:
Il silenzio della neve, pensava l'uomo seduto dietro all'autista del pullman. Se questo fosse stato l'inizio di una poesia, avrebbe chiamato “silenzio della neve” ciò che sentiva dentro.

Dall’altra, il richiamo ad una realtà resa fastidiosa dal leggere certi articoli di legge, come l’articolo 28 del DLgs 205/2010, che introduce, nel DLgs 152/2006, il seguente nuovo articolo 214-bis:
1. Le attività di sgombero della neve effettuate dalle pubbliche amministrazioni o da loro delegati, dai concessionari di reti infrastrutturali o infrastrutture non costituisce detenzione ai fini della
lettera a) comma 1 dell'articolo 183.


A quando un altro articolo che definirà come non rifiuto l’acqua piovana che scorre sulle strade ?

giovedì, gennaio 20, 2011

Errare “humanum est” ... ma non per l’ECHA !

Il settimanale online “Hazardous Cargo Bulletin”, nel suo ultimo numero (20 gennaio 2011), riprende la news dell’ECHA (l’Agenzia europea per le sostanze chimiche) relativa alle notifiche di classificazione ed etichettatura ricevute, notando che, dopo aver detto di aver ricevuto 3,1 milioni di notifiche relative a 24.529 sostanze, la stessa ECHA ha poi corretto l’ultima cifra in 107.067.

Certamente non si tratta di una “piccola” correzione.
Però è indubbiamente un po’ forte la conclusione del settimanale online:
“The size of the error will doubtlessly provide further ammunition for those who feel that ECHA is an incompetent and unnecessary bureaucracy.

domenica, gennaio 16, 2011

Ex libris (6)

Sfogliando il libro “Gödel, Escher, Bach: un’Eterna Ghirlanda Brillante” di Douglas R. Hofstadter (che prima o poi, forse, riuscirò a leggere, se i neuroni e la volontà mi aiuteranno) non ho potuto non notare, da incallito e non pentito fumatore, la citazione di una poesia di Bach, intitolata “Pensieri edificanti di un fumatore di tabacco”, che inizia così:



Spesso al tramonto la mia pipa
di buon tabacco riempio, e qua
per mio diletto siedo e fumo;
e in questa calma la mente va
al cupo quadro della vita.



Credo che non sarebbe male se tutte/i quante/i riuscissimo ogni tanto a “fermarci” per riflettere con calma (anche senza sigaretta o sigaro o pipa !).
E può succedere che, oziando e lasciando liberi i pensieri, venga fuori qualche idea di come rendere meno cupe le ore successive, dominate dai mal di testa procurati dall’applicazione delle norme sulla gestione ed il trasporto di merci pericolose.

lunedì, gennaio 10, 2011

Ex libris (5)

Il libro che ho fra le mani è “Il museo della carta e della stampa della Siva”, un libro che mi ricorda un fallimento.


Il museo in questione era (adesso non so neppure se ci sia ancora e in che condizioni) nella sede della Siva in via Salaria, a Roma.

E lo potei visitare nei giorni (anni fa) nei quali stavo tentando di convincere l’allora ANPA (ora ISPRA) ad acquisire (praticamente gratis !) l’intero complesso per farne la propria sede. Anche perché erano presenti e funzionanti alcuni laboratori, fra i quali quello dedicato alle prove sugli imballaggi (anche per merci pericolose).

E il fallimento (nel senso che non se ne fece nulla; gli edifici, e i laboratori, sono stati a lungo abbandonati; e adesso sono utilizzati, forse, non ne sono sicuro, per alloggio temporaneo per senzatetto ed immigrati) mi si è ripresentato adesso che, come sapete, ci sarebbe necessità di laboratori specializzati per le prove sui prototipi di imballaggi per merci pericolose (e mi riferisco in particolare alle nuove prove di vibrazione richieste per i GIR/IBC destinati al trasporto di liquidi)

sabato, gennaio 08, 2011

DEDICATO A …

… quante/i pensano che sia sufficiente frequentare un corso di qualche ora per divenire esperte/i di ADR o di Regolamenti CLP e REACH …
… quante/i pensano di poter esprimere pareri e dare consulenze senza aver passato giorni e giorni a leggersi e comprendere l’ADR o i Regolamenti CLP e REACH …





Dai Dialoghi (Lun Yu) di Confucio:
Capitolo II
Verso 15



Disse Confucio
Studiare senza pensare è inutile
Pensare senza studiare è pericoloso


martedì, gennaio 04, 2011

Passato o futuro ?

Mentre in Italia continuano a circolare vecchi veicoli industriali inquinanti, il porto di Seattle proibisce (vedi questa pagina web) l’ingresso ai veicoli costruiti prima del 1994.

Mentre in Italia vengono chiusi un numero sempre crescente di scali merci ferroviari, in Canada, USA e Messico, (vedi questa pagina web) cresce il trasporto ferroviario di merci.

Ma forse è logico che sia così: l’Italia è sempre più un paese di vecchi (e lo sarebbe ancor di più se non ci fossero gli immigrati).



Le tre età dell’uomo di Giorgione

Un’alternativa ? Forse: se le/i giovani finalmente si svegliano (e hanno dimostrato di poterlo fare: vedi le recenti manifestazioni di studenti, ricercatori, precari), e se gli anziani, invece di difendere i loro privilegi, danno loro una mano.

lunedì, gennaio 03, 2011

Ex libris (4)

Nell’epilogo del suo libro “La scienza universale: arte e natura nel genio di Leonardo”, Fritjof Capra afferma:

L’evoluzione non è più considerata una lotta competitiva per l’esistenza, ma piuttosto una danza collaborativa le cui forze propulsive sono la creatività e l’emergere costante di novità.



Sarebbe bello se fosse così: ma di questi tempi invece sembra proprio prevalere la lotta competitiva.
Ma forse, se si guarda in una prospettiva non ristretta al contingente, c’è ancora spazio per la creatività e per le novità.

Tocca però a chi è oppresso dalla competizione (e a chi sta dalla loro parte) “creare”, “innovare”, “cambiare” per far emergere la danza invece della lotta.

In piccolo, può significare ad esempio impegnarsi in un ruolo attivo per la predisposizione di normative innovative, anche nel campo della gestione e del trasporto delle merci pericolose, senza limitarsi a lottare per non essere travolte/i da normative “ingiuste”.