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News e considerazioni sulla gestione e trasporto di merci pericolose orangeproject.it

venerdì, marzo 24, 2006

IMBALLAGGI VUOTI

Mi è stato più volte chiesto quand’è che un imballaggio vuoto non ripulito (che abbia contenuto merci pericolose) può essere trasportato in totale esenzione dall’ADR.

Ovviamente la mia risposta è sempre stata: leggetevi il paragrafo 1.1.3.5 dell’ADR !
E che dice questo paragrafo ? Dice che un imballaggio vuoto non ripulito che abbia contenuto merci pericolose (delle classi 2, 3, 4.1, 5.1, 6.1, 8 e 9) è esente se “sono state prese misure appropriate per eliminare tutti i pericoli”.

Altrettanto ovviamente a questo punto mi viene chiesto: “e quali sono le misure appropriate ?”

E la mia risposta è la seguente:
“Anche se l’ADR non dà alcuna indicazione precisa, può essere utile far riferimento a quanto dicono in proposito il Codice IMDG e le Technical Instructions dell’ICAO (e le conseguenti Dangerous Goods Regulations della IATA)”
E cosa dicono ?
Dicono quanto segue:” ... misure per eliminare ogni pericolo, come pulizia, evacuazione dei vapori o riempimento con merci non pericolose.”
E le norme IATA aggiungono come metodo accettabile “l’evacuazione dei vapori e un lavaggio accurato con un agente neutralizzante”.

Pensate che queste indicazioni siano insufficienti ?
Se lo pensate... datemi qualche suggerimento ... magari potremmo proporre qualcosa a Ginevra (ONU, ADR, ecc.).

sabato, marzo 18, 2006

PROVIAMO ?

1) Come avete letto e sentito più volte, si discute molto sul come fronteggiare i problemi posti dalla globalizzazione.
2) Come certamente sapete, il 9 e il 10 aprile si vota per le elezioni politiche.
3) Come forse avete letto nelle news di www.orangeproject.it, mercoledì 22 marzo ci sarà la riunione d’insediamento della Commissione intermodale per il trasporto di merci pericolose (vedi il post “Miracolo in Italia ?”).

E allora.. direte voi ?
Allora il fatto è che le tre cose sono legate fra loro, perché….
Perché il trasporto (anche di merci pericolose) è una componente essenziale della globalizzazione (tra un continente e l’altro non viaggiano solo idee, bytes e capitali, viaggiano anche merci !): e allora bisogna essere all’altezza della situazione.
E per questo ci vuole un’amministrazione efficiente e funzionante. E quindi è necessario che il prossimo Parlamento e il prossimo Governo si diano da fare su questo.
E … intanto .. perché non cogliere l’occasione della Commissione intermodale che sta per insediarsi ?

Mi spiego in termini più concreti.
Abbiamo bisogno di stare al passo con gli altri paesi, e quindi abbiamo bisogno di:
- essere presenti e attive/i là dove si decide (ONU, Commissione Europea), ecc.
- predisporre tempestivamente le modifiche normative/legislative necessarie
- avere strutture tecniche responsabili ed efficienti (laboratori prova, enti omologanti, ecc.)
- poter contare su risposte tempestive e chiare dalla Pubblica Amministrazione
- avere un sistema di controlli che permetta di eliminare le sacche di trascuratezza, incompetenza e illegalità

Mi direte: niente di nuovo !
Probabilmente è vero: ma allora perché non si fa qualcosa?
Molte/i o alcune/i di voi fanno parte di associazioni, federazioni, coordinamenti, ecc.
E queste associazioni, ecc. dovrebbero avere la possibilità/capacità di interagire con Parlamento, Governo, Ministero.
E, comunque, la hanno adesso, essendo rappresentate nella Commissione.
Quindi… datevi da fare.. e date qualche indicazione concreta alle/ai vostre/i rappresentanti.
Per concludere: dal momento che anch’io faccio parte della Commissione, sono pronto a raccogliere i vostri suggerimenti (senza però garantirvi di portarli avanti: prima mi devo convincere che sono giusti !).

mercoledì, marzo 08, 2006

8 MARZO

Alle donne che lavorano nel campo delle merci pericolose vorrei offrire, non potendo mandare fasci di mimose a tutte, un mio “ricordo di gioventù” e un mio “successo” recente.

Ricordo di gioventù

Un bel po’ di anni fa, rientrando a Roma con la mia auto, mi fermai per far salire una ragazza che faceva autostop (a quei tempi si usava!). Quando le chiesi cosa faceva, dove andava, ecc. mi disse che… faceva la camionista !!!
Non so se era vero: ma credo proprio di sì (anche perché, essendo stanca e affamata, la invitai a casa, dove, dopo essersi fatta un riposino, si fece una mangiata da far invidia alle famose “osterie dei camionisti”!).
Era una ragazza bionda, simpatica, che… tra una forchettata e l’altra, ribadì con forza che a lei piaceva guidare i camion, sentire il motore che reagiva al comando dei suoi piedi, attraversare l’Italia.
A quei tempi avevo altre cose a cui pensare (mi occupavo di energia nucleare e radioprotezione) che non i trasporti di merci pericolose. E mi sembrava strano che una ragazza potesse “amare” un lavoro così pesante, impegnativo.
Glielo dissi e lei mi rispose:
“E perchè dovrebbe piacere solo a voi uomini?”
E mi chiese di riaccompagnarla vicino all’autostrada: non so se aveva un rendez-vous con un collega o cos’altro…
E… mi è rimasta la curiosità di sapere che fine ha fatto… avrà veramente percorso centinaia di migliaia di chilometri sulle nostre strade e autostrade, sorridendo all’idea di un giovane ingegnere che non capiva la bellezza di tener sotto controllo la potenza di un camion ?

Successo

Brevemente: quando si è trattato di decidere i ruoli di presidente e vicepresidente dei Comitati e SottoComitati ONU sul trasporto di merci pericolose e sul GHS, sono riuscito a far passare la “legge” della parità: poiché il SottoComitato sul trasporto ha come presidente un uomo (il sottoscritto) , allora il SottoComitato GHS deve avere come presidente una donna. E, in seguito, quando il vicepresidente del SottoComitato sul trasporto ha lasciato, sono riuscito a favorire la sua sostituzione con una donna.
Lo so che è poca cosa… ma… almeno questo si è ottenuto (per ora… bisognerà vigilare per il futuro!)

Post scriptum

Mi fa piacere vedere che ai seminari, alle riunioni, e, soprattutto, nella realtà lavorativa, partecipano sempre più donne, che dirigono aziende, che sono consulenti, e anche che… se la ragazza di tanti anni fa non è un’eccezione … magari guidano anche i camion

BUON 8 MARZO A TUTTE

mercoledì, marzo 01, 2006

GHS

Nel post “Safety, security, no smoking, GHS” ho accennato appunto all’esistenza del GHS (Sistema globale armonizzato per la classificazione e l’etichettatura dei prodotti chimici), predisposto dalle Nazioni Unite, al quale si dovrà far riferimento in un prossimo futuro (e al quale le Raccomandazioni ONU sul trasporto di merci pericolose, e, dal 2007, anche ADR, RID, ecc., sono già in gran parte allineate).

Ciò comporterà che i criteri di classificazione e le etichette per il trasporto, la produzione, la manipolazione, la distribuzione, il consumo, saranno finalmente armonizzati (per esempio: scompariranno, a favore di quelle previste nel GHS, le etichette quadrate a fondo arancio previste dalle Direttive europee su classificazione, imballaggio, immissione sul mercato).

Per chi fosse interessata/o ad avere qualche informazione in più, rimando a quanto pubblicato in materia sul sito di Orange Project:
http://orange.fastxp.it/ExtraPages.asp?sez=17