FORMAZIONE
Tanti anni fa fu deciso che tutti i conducenti di veicoli con massa superiore alle 3,5 tonnellate trasportanti merci pericolose dovevano ricevere una formazione specifica e superare un esame.
Recentemente è stato deciso che chiunque abbia a che fare con il trasporto di merci pericolose (compreso preparazione imballaggi, carico, scarico, ecc.) deve ricevere una formazione (che deve essere certificata !).
Dal 2007 tutti i conducenti di veicoli trasportanti merci pericolose (anche con massa inferiore alle 3,5 tonnellate) dovranno aver ricevuto una formazione specifica e superare un esame.
E adesso in Italia si è stabilito che tutti i conducenti di veicoli trasportanti merci devono ricevere una formazione.
Chiunque è coinvolto nel trasporto di merci pericolose (salvo le esenzioni) deve avere un consulente per la sicurezza (che ovviamente deve aver superato un esame).
Adesso, si raccomanda che chiunque trasporti merci abbia una certificazione di qualità (in genere per predisporre un piano di GQ bisognerà ricorrere ad un esperto).
E.. naturalmente, a seconda del tipo di attività, ci vorrà l’esperto per la 626, quello per i rifiuti, ecc.
E’ vero… senza un’analisi di sicurezza, senza formazione.. senza informazione … si “rischia” di non conoscere i rischi.. e si rischia di provocare incidenti o comunque di provocare danni., quindi… tutto ciò va nella giusta direzione.
Ma i risultati postivi non si fermano qui. Infatti:
- l’insieme di testi, corsi, esami, insegnanti e studenti, previsti alla luce di quanto sopra costituisce un “corpus” formativo, da far morir d’invidia la ministra Moratti
- tra esperti, formatori, esaminatori, certificatori, si dovrebbero essere creati un bel po’ di posti di lavoro (o… è sempre il solito giro ?), da fare invidia ai programmi del ministro Maroni
- con tutta questa formazione, l’ADR e, più in generale, le norme di sicurezza, dovrebbero essere conosciute più della formazione della squadra del presidente del consiglio Berlusconi
O… no ?
Recentemente è stato deciso che chiunque abbia a che fare con il trasporto di merci pericolose (compreso preparazione imballaggi, carico, scarico, ecc.) deve ricevere una formazione (che deve essere certificata !).
Dal 2007 tutti i conducenti di veicoli trasportanti merci pericolose (anche con massa inferiore alle 3,5 tonnellate) dovranno aver ricevuto una formazione specifica e superare un esame.
E adesso in Italia si è stabilito che tutti i conducenti di veicoli trasportanti merci devono ricevere una formazione.
Chiunque è coinvolto nel trasporto di merci pericolose (salvo le esenzioni) deve avere un consulente per la sicurezza (che ovviamente deve aver superato un esame).
Adesso, si raccomanda che chiunque trasporti merci abbia una certificazione di qualità (in genere per predisporre un piano di GQ bisognerà ricorrere ad un esperto).
E.. naturalmente, a seconda del tipo di attività, ci vorrà l’esperto per la 626, quello per i rifiuti, ecc.
E’ vero… senza un’analisi di sicurezza, senza formazione.. senza informazione … si “rischia” di non conoscere i rischi.. e si rischia di provocare incidenti o comunque di provocare danni., quindi… tutto ciò va nella giusta direzione.
Ma i risultati postivi non si fermano qui. Infatti:
- l’insieme di testi, corsi, esami, insegnanti e studenti, previsti alla luce di quanto sopra costituisce un “corpus” formativo, da far morir d’invidia la ministra Moratti
- tra esperti, formatori, esaminatori, certificatori, si dovrebbero essere creati un bel po’ di posti di lavoro (o… è sempre il solito giro ?), da fare invidia ai programmi del ministro Maroni
- con tutta questa formazione, l’ADR e, più in generale, le norme di sicurezza, dovrebbero essere conosciute più della formazione della squadra del presidente del consiglio Berlusconi
O… no ?
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