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News e considerazioni sulla gestione e trasporto di merci pericolose orangeproject.it

mercoledì, marzo 31, 2010

Semplificazione

Sia nella normativa sul trasporto di merci pericolose che nel Regolamento CLP (e nel GHS), per molte classi di pericolosità è prevista un’articolazione (gruppi di imballaggio nel trasporto, categorie nel regolamento CLP).

Ma … a che serve ?

Ricordiamoci che i valori di riferimento per i diversi gruppi di imballaggio/categorie sono abbastanza arbitrari (perché quel valore del punto di infiammabilità ? perché quel valore di LC50 ?).

Cosa impedisce di dire che:
a) tutti gli imballaggi devono essere capaci di sostenere le prove previste per il gruppo di imballaggio I ?
b) cosa impedisce di dire che se un liquido è infiammabile o se una sostanza è tossica, non è necessario dire se il liquido è molto, mediamente o debolmente infiammabile, o se la sostanza è tossica di categoria 1, 2, 3 o 4 ?

Certo, gli imballaggi e le cisterne per il gruppo di imballaggio I sono in genere più costosi che degli altri e le etichette della categoria 1 sono diverse da quelle delle altre categorie. Ma, complessivamente, siamo sicure/i che il gioco valga la candela ?

lunedì, marzo 29, 2010

ELEZIONI

Sarei molto tentato dal proporvi la mia analisi del voto (regionali 2010), ma, naturalmente, non lo faccio !
Qui parliamo di gestione e trasporto di merci pericolose (con qualche divagazione cultural-letteraria, però riconducibile, in qualche modo, agli argomenti dei quali ci occupiamo), non di politica (anche se mi sa che prima o poi dovrò decidermi ad aprire un nuovo blog dove dire quello che penso su tante cose: ma questo è un altro discorso !).

Però c’è un aspetto (delle elezioni) che forse ha qualche significato: la diminuzione delle/dei votanti.

Il segno è quello di una (credo) diminuita fiducia nelle istituzioni: il che ci pone (credo) qualche problema.

Faccio due esempi:
a) credo che la maggioranza delle centinaia di migliaia di operatori interessati alla gestione dei rifiuti non sia molto favorevole al SISTRI (il sistema di tracciabilità dei rifiuti): però non riesco a vedere (e, lo dico sommessamente, a sollecitare) iniziative concrete che siano capaci di ottenere un significativo ripensamento
b) credo che le decine di migliaia di operatori del trasporto delle merci pericolose vedrebbero con favore una politica attiva del Ministero, ad esempio facendo un uso (corretto) della possibilità delle esenzioni nazionali (e magari “risuscitando” la famosa “Commissione intermodale”: delenda carthago!); ad esempio, proponendo qualche modifica all’ADR; ecc.

Solo che, secondo me, le istituzioni sono tendenzialmente “conservatrici” e, per agire attivamente, devono essere sollecitate.
Ma …. se le (sfiduciate) persone interessate non si muovono … mmm .. mi sa che di risultati (positivi) ne vedremo pochi !

giovedì, marzo 25, 2010

Buttiamola in ridere !

Guardate questo su youtube !

giovedì, marzo 18, 2010

ENDECASILLABI (alla maniera di Dante)

Se pur siam giunti alla fin del cammino
ch’Atene e Roma e la rivoluzion francese
tracciaron, e se pure lo destino

ci pare amaro: ciò non è palese
assunto per lasciarci infine andare.
Pur se difficil è trovare intese,

e se l’ore futur saranno amare,
seguitare dobbiamo lo destino
che pur ci demmo: e dunque ricordare

ch’altro non siamo che mortal cestino
di sogni, di speranze, d’illusioni,
che pur son ogni dì lo pan e’l vino.

Per chiaro dirlo: non son più questioni
di sperar che la fine non arrivi
per l’occidente; non vi son azioni

né pensieri che sian ben decisivi
ad evitar che la Cinindia presto
sopravvenga; e renda inoffensivi

i nostri sforzi. Allora dunque resto
a veder cosa dunque possa fare
per evitar che porti dunque questo

conseguenze che sian sentite amare.
E inver mi sembra ch’ogni personale
esperienza si va ad uniformare

a questo andar, che verso una morale
ancor non nota, sembra indirizzarsi.
Vecchi valori che, com’un opale,

risplendevano un dì, sembran spezzarsi.
Cosa mi resta allor ? Seminar semi,
per qualcun che vi possa indirizzarsi.

E, nel cadere delli vecchi temi,
esser possa la terra nuova madre
di barca con possenti nuovi remi.

Ridotto il trasporto ferroviario ?

Sull’Hazardous Cargo Bulletin” di oggi 18 marzo 2010 leggo:
Italian rail carrier Trenitalia has announced plans for a drastic reduction in its single car network as from April 1. As a first step, it will no longer be possible to move single wagons with dangerous goods to or from Italy. Up to 80 railway stations are to close by the end of the year, reports say.

Purtroppo non sono riuscito a trovare il documento ufficiale di Trenitalia che può aver dato origine a questa notizia (qualcuna/o più brava/o di me forse ci riuscirà).

Comunque … ma non dobbiamo privilegiare il trasporto ferroviario ?

mercoledì, marzo 17, 2010

Green Corridors

Green Corridors (corridoi verdi): ne avete mai sentito parlare ?
Eppure da anni se ne discute a livello di Commissione Europea.

Cosa sono ?
I “Green Corridors” sono un concetto europeo che caratterizza i “corridoi” per il trasporto di merci su lunghe distanze nei quali sono utilizzati tecnologie avanzate e intermodalità al fine di migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale.

Se vi interessa, date un’occhiata ai vari siti che ne parlano.
Chi si occupa di logistica dovrebbe proprio occuparsene: potrebbe essere uno dei terreni sui quali ci si confronterà nel prossimo futuro.

Per chi poi mastica un po’ di inglese, potrebbe esser utile leggere l’articolo “Eco-friendly freight” pubblicato su “ifw”: forse si è (si sarà) competitivi solo se si saprà dimostrare di essere “ecocompatibili” !

lunedì, marzo 15, 2010

Io speriamo che me la cavo

Io speriamo che me la cavo” è il titolo di un fortunato libro del 1990 di Marcello D’Orta, che raccoglie sessanta temi di bambini di una scuola elementare di Arzano.

E … io … noi … voi … ce la caveremo ?

Naturalmente non lo so. Però … però … ci possiamo provare !

Se i trasportatori di rifiuti che dovrebbero applicare il SISTRI riuscissero a convincere (magari con cento camion davanti alla sede del Ministero dell’ambiente) che, così com’è, il SISTRI non funziona (eufemismo !) ….

Se gli utilizzatori di sostanze e miscele pericolose si decidessero a richiedere ai fornitori delle Schede di Sicurezza fatte come dice la legge …

Se tutte/i quelle/i che spediscono, caricano, trasportano merci pericolose avessero un consulente per la sicurezza che, oltre ad aver superato l’esame, avesse letto e compreso l’ADR …

Se, tutte le volte che si “scopre” qualcosa che non va nel testo dell’ADR, si chiedesse alle associazioni o alla delegazione italiana di avanzare una proposta di modifica …

Se, senza aspettare l’ultimo minuto, ci si attrezzasse per mettere in pratica il nuovo sistema di classificazione ed etichettature delle sostanze e miscele pericolose previsto dal Regolamento CLP …

Se tutti gli operatori (od operatrici: non è facile ricordarsi sempre di essere “gender correct” !) ricordassero che una corretta formazione (sul cosa significhi corretta, ci sarebbe molto da dire: comunque l’aspetto essenziale è quello di una formazione strettamente legata agli specifici compiti e responsabilità), oltre ad essere obbligatoria, è fondamentale per evitare tragedie e, se volete, anche problemi per l’azienda …

Se … se provassimo ad essere un paese normale …

allora … forse .. ce la farete …

Auguri … e … datevi da fare !

venerdì, marzo 12, 2010

ERRATA CORRIGE

Poco dopo aver pubblicato il post precedente, ho potuto vedere la Gazzetta ufficale di oggi e ... "il decreto ABS" è stato pubblicato.

Sono contento di essermi sbagliato !

Ancora ADR e ABS

Dunque, con la pubblicazione del decreto legislativo 35/20101, da oggi l'ADR 2009 si applica anche ai trasporti nazionali di merci pericolose.
Ma il decreto ministeriale che deve consentire l'esenzione dalle norme sull'ABS per alcune categorie di veicoli non è stato pubblicato (anche se ne circola una bozza).
E adesso che succede ?
Forse (spero) niente !

Però verrebbe voglia di ..... No; meglio limitarsi a sussurrare gentilmente al Ministero: "Per favore, pubblicatelo !"

martedì, marzo 09, 2010

DIALOGO FRA UN RIFIUTO PERICOLOSO (R) E UN VIRUS HIV (H)

H: Accidenti come puzzi !
R: Non sei gentile ! Potresti dire .. hai un odore .. insolito.. E comunque, non fare tanto il superbo: sono molto più pericoloso io !
H: Seee.. con tutto quello che riesco a combinare … Ormai sono una potenza economica ! Hai presente quanti milioni di euro, o dollari, o sterline, o yuan, ecc., ho fatto spendere al mondo per cercare di liberarsi di me ?
R: Vero .. ma hai presente quanti ne faccio spendere io ? Facciamo due conti. E .. come terreno di confronto … ti propongo il trasporto
H: Accetto. Allora ?
R: Dunque: tu sei classificato classe 6.2, ma solo categoria B (a meno che tu non voglia viaggiare in prima classe, isolato in coltura !) e quindi, per essere trasportato, ti basta un triplo imballaggio (vedi istruzione di imballaggio P650): nient’altro !
H: Non fare il furbo ! Ci sono un sacco di requisiti nella P650 !
R: Non lo nego: ma, una volta soddisfatti quelli, viaggi esente in tutta tranquillità: Io invece …
H: Tu invece cosa ?
R: Ascolta: ecco quello che devo fare. Intanto devo essere classificato due volte: una volta per la normativa sui rifiuti e una volta per la normativa sul trasporto. E se, come spesso mi capita, sono pericoloso anche per il trasporto, devo scegliermi una rubrica (che è già una faticaccia: se poi mi rivolgo a qualche cosiddetta/o esperta/o, già mi costa un bel po’ di soldi) e, ammesso di aver azzeccato quella giusta, devo trovarmi un imballaggio omologato, provato, marcato (e giù … altri soldi). Ma … fosse tutto qui !
H: Perché ? Non basta ?
R: No, non basta. C’è il problema della documentazione, un problema che è diventato drammatico in questi ultimi giorni.
H: Cos’è successo ?
R: Hanno varato il decreto SISTRI: non te la sto a far lunga, basti sapere che adesso è necessario un altro documento !
H:Ma come … non stiamo andando verso una società informatica ? Ancora con i documenti ?
R: Se la vuoi sapere tutta: prima bastava un documento, adesso ci vuole una scheda SISTRI, un documento ADR, una chiavetta USB e una blackbox.
H: Mi arrendo. Hai vinto tu. Quasi quasi mi sento in colpa: se non fosse che certe cose, non solo non si fanno, ma neppure si dicono, mi verrebbe quasi voglia di far visita a quelli che ti hanno ridotto così !
R: Grazie del pensiero, ma, ovviamente, non se ne parla neanche (come dici anche tu). Però … però .. sai qual è la mia conclusione ? I veri rifiuti pericolosi sono loro .. quelli che hanno scritto il decreto SISTRI ! E .. per fortuna … non sono (almeno spero) infettanti (nel senso che non trasmettono le loro “malattie”).

E se imparassimo dalla perfida Albione ?

Il Dipartimento dei trasporti inglese ha pubblicato un documento (aperto alla discussione) con il quale propone di inserire nel programma di formazione dei conducenti dei veicoli trasportanti merci (e passeggeri) gli aspetti rilevanti dal punto di vista della riduzione dei consumi di carburante

Nel documento si stima che, qualora il 90% dei conducenti ricevesse una corretta informazione sulle modalità di guida che consentono una riduzione dei consumi di carburanti (e i conducenti si comportassero poi di conseguenza nella guida effettiva), il Regno Unito diminuirebbe di 600.000 tonnellate l’immissione annua di anidride carbonica in atmosfera e si risparmierebbero ogni anno 300 milioni di sterline per ridotto consumo di carburante.

E l’Italia ?

In Italia aspettiamo ancora le edizioni 2009 di ADR/RID/ADN (notizia dell’ultim’ora: i decreti sull’esenzioni ABS sono quasi pronti e forse la prossima settimana ci sarà la loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale insieme al decreto di recepimento della direttiva).

In Italia la formazione è quella che è (mi astengo da ogni ulteriore commento !).

In Italia non solo non si ascoltano le opinioni degli operatori e degli esperti (in proposito date un’occhiata all’annesso B del documento inglese !), non solo non si consente alla pubblica opinione di esprimersi, ma talvolta si fa tutto in gran segreto, con il risultato di avere contro gli esperti e danneggiare gli operatori (il decreto SISTRI insegna !).

domenica, marzo 07, 2010

Festeggiare ancora l’8 marzo ?

Luciana Littizzetto ha affermato che la festa dell’8 marzo ha ancora senso perché la parità non c'è: le donne fanno una gran fatica perché venga riconosciuto che sono più brave, mentre gli uomini, invece, anche quelli ai vertici, sono per la maggior parte incapaci. Solo quando ci saranno donne incapaci nei posti importanti sarà stata raggiunta la parità.

La ministra Prestigiacomo ha ampiamente rivendicato con orgoglio e passione l’entrata in vigore del decreto SISTRI (sistema tracciabilità rifiuti), che ha d’altro canto finora suscitato solo ampie, ripetute ed univoche manifestazioni di critica, dissenso e anche dileggio.

Ma basta l’incapacità di una donna che riveste un ruolo importante per affermare che non serve più l’8 marzo ?

Beh, a giudicare da quello che succede in questi giorni, a cura dei politici maschi, e, tenendo conto che peraltro una sola rondine non fa primavera, direi proprio di no !

Comunque: buon 8 marzo a tutte le donne, augurando che davvero non debbano dimostrare di essere incapaci per poter raggiungere i vertici (dove comunque dovrebbe essere difficile, per le donne, far peggio degli uomini).