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News e considerazioni sulla gestione e trasporto di merci pericolose orangeproject.it

lunedì, maggio 11, 2009

Trasporto e crisi mondiale

Allora: a che punto siamo con la crisi ?
Secondo i dati del trasporto forse ne stiamo uscendo.
L’European Freight Forwarding Index è un autorevole indicatore del volume dei trasporti (può andare da 0 a 100: un valore superiore a 50 indica una crescita). Ebbene, i valori degli ultimi mesi sono i seguenti: 28 in febbraio, 27 in marzo, 46 in aprile, 59 in maggio; e, per i prossimi due mesi, si prevede un valore intorno a 60.

Questa crisi comunque continuerà a fare “vittime” per un po’ di tempo: anche nel campo dei trasporti si assiste a fallimenti, ristrutturazioni, accorpamenti, con annesse chiusure e licenziamenti.

Chissà se, come auspicavo nei cinque post (“una sfida difficile”) che ho messo su questo blog a gennaio, si riuscirà ad “utilizzare” questa crisi per dar spazio a nuovi paradigmi.

giovedì, maggio 07, 2009

Donne e trasporto

In questi giorni si discute molto sul ruolo, sulla rilevanza, sulla presenza delle donne nella politica, e non solo.
Può essere allora interessante notare che, alla 86^ sessione del WP.15 (ADR), è stato presentato un “Information Paper”, con il quale si porta a conoscenza di una delle principali decisioni assunte dall’Inland Transport Committee dell’ECE/ONU, vale a dire l’approvazione del documento ECE/TRANS/2009/6 relativo ai problemi di genere (gender issues) nel trasporto.

lunedì, maggio 04, 2009

Articoli pericolosi: il rapporto RAPEX

Come Orange Project abbiamo sempre centrato l’attenzione sul trasporto e sulla gestione delle merci pericolose.
Nel far ciò ci siamo fondamentalmente riferiti alle merci pericolose intese come sostanze e preparati e alle loro caratteristiche intrinseche di pericolosità, anche se, sia con riferimento alle normative sul trasporto che a quelle relative alla gestione (in particolare REACH, GHS, regolamento CLP), ci siamo più volte occupati anche degli articoli contenenti materie pericolose.

Non va però dimenticato che queste normative non coprono tutti i rischi che sono legati all’uso di articoli (basti pensare ai rischi di ferite prodotte da oggetti taglienti o ai rischi legati ai dispositivi con alimentazione elettrica, ecc.).
Può allora essere utile ricordare che questi aspetti, a livello UE, sono oggetto di altre normative comunitarie e, in tale quadro, può essere interessante prendere atto di come evolve la situazione.

E’ stata pubblicata la relazione 2008 del RAPEX (il sistema comunitario di informazione rapida in merito ai prodotti pericolosi non alimentari ).
Nel 2008 il numero di prodotti di consumo pericolosi ritirati dal mercato dell'UE è aumentato del 16% rispetto al 2007. Questo aumento (da 1605 notifiche nel 2007 a 1866 nel 2008) deriva sia dal sostanziale investimento di risorse e di formazione da parte della Commissione europea, sia dal fatto che le imprese europee si assumono più rigorosamente le loro responsabilità e sono maggiormente disposte a richiamare dal mercato i loro prodotti non sicuri.
I giocattoli, assieme agli articoli di puericultura (ad es. biciclette, passeggini, lettini e succhiotti), i prodotti elettrici e i veicoli a motore, sono stati protagonisti del maggior numero di notifiche nel 2008.
È cresciuto il numero di notifiche di prodotti di origine cinese (passate dal 52% nel 2007 al 59% nel 2008): conseguenza questa della maggiore attenzione da parte delle autorità preposte alla sorveglianza del mercato per categorie di prodotti notoriamente a rischio.

Accanto a queste notifiche la relazione RAPEX menziona anche altre iniziative in corso.
Tra queste (da impunito fumatore quale sono) non posso non citare la richiesta al CEN (e all’ISO) di sviluppare uno standard appropriato per sigarette autoestinguentisi (che si spengono se abbandonate, senza quindi provocare l’incendio dei materiali sui quali siano state abbandonate), prendendo a riferimento l’esistente standard ASTM E2187: una richiesta giustificata dalle numerose vittime di incendi provocati da sigarette abbandonate accese.