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News e considerazioni sulla gestione e trasporto di merci pericolose orangeproject.it

domenica, settembre 14, 2008

Copritombino

Fra le novità che caratterizzeranno l’edizione 2009 dell’ADR , una delle più significative riguarda le istruzioni scritte previste alla sezione 5.4.3.
Senza entrare adesso nel merito della modifica complessiva (chi è interessata/o può consultare l’articolo pubblicato su www.orangeproject.it, nella sezione “Articoli tecnici”), vorrei discutere un aspetto particolare: il copritombino.

Nelle nuove istruzioni scritte (e anche nel capitolo 8.1, come emendato) viene infatti richiesto, nel caso di trasporto di merci delle classi 3, 4.1, 4.3, 8 e 9, che a bordo del veicoli si trovi, fra l’altro (insieme ad un badile e ad un contenitore di plastica per la raccolta) un copritombino.
Ma cosa si intende per copritombino ? (per vostra informazione: facendo riferimento ai testi ufficiali dell’ADR, si può verificare che la dizione inglese è “drain seal” e quella francese “protection de plaque d’egout”).

Vorrei quindi sottoporvi alcune questioni:
1) per copritombino si deve intendere un tappetino (ad esempio di poliuretano) oppure anche un salsicciotto di adeguato materiale ?
2) qual’è il materiale preferibile (tenendo conto della varietà di prodotti chimici che sono classificati nelle classi di pericolosità sopra citate) ?
3) sarebbe opportuno/utile/necessario un chiarimento da parte delle autorità competenti (magari con una circolare) ?

venerdì, settembre 05, 2008

MINISTERO

Parlando del Ministero (delle Infrastrutture e dei Trasporti, come si richiama adesso) non posso naturalmente non partire dal ricordare (delenda carthago) che non si è mai più riunita (dopo la sessione inaugurale del 2006) la Commissione intermodale per il trasporto di merci pericolose, istituita dall’allora ministro Lunardi con decreto del 21 ottobre 2005.
Perché insisto tanto su questa Commissione ?
Perché mi sembrava (e mi sembra) uno strumento utile, per il Ministero e per gli operatori, dal momento che:
- si poneva finalmente il problema del trasporto intermodale (con l’obiettivo anche di armonizzare le disposizioni nazionali in materia: vedi l’irrisolto doppio regime di omologazione degli imballaggi)
- coinvolgeva una parte significativa di operatori attraverso i rappresentanti delle diverse associazioni di speditori e trasportatori
- vedeva la presenza di esperti del settore, oltre ai responsabili delle diverse unità del Ministero
- era in grado di offrire indicazioni e soluzioni ai tanti problemi incontrati dagli operatori (con chiarimenti, proposte di modifica, esenzioni nazionali, ecc.), fermo restando il suo ruolo consultivo e non intaccando dunque l’autorità e la responsabilità del Ministero
E in più, essendo la partecipazione del tutto gratuita (niente rimborsi, gettoni di presenza), non comportava praticamente alcun onere per il Ministero.

Resta però il fatto che la Commissione non si è più riunita.

Si tratta allora di vedere se è prevedibile un’iniziativa di alcuni membri della Commissione (penso soprattutto ai rappresentanti delle Associazioni degli operatori) nei confronti del Ministero (chiedendo ad esempio con una lettera di procedere ad una nuova convocazione) o se non si debbano tentare altre strade.
UN BREVE INCISO: chi mi segue sa che, per quanto mi riguarda, ho già scritto più volte al Ministero in tal senso.

Devo dire che sono .. arrabbiato .. perplesso.. comunque, sicuramente, non rinunciatario...se penso che alcuni problemi pratici potrebbero essere risolti a livello nazionale (e quindi dal Ministero).
Qualche esempio ?
- il già citato problema dell’omologazione degli imballaggi
- la revisione dell’articolo 168 del Codice della strada
- la classificazione delle gallerie stradali
- la normativa sul trasporto rifiuti
- l’utilizzo del sistema delle deroghe nazionali

Ogni idea brillante e, soprattutto, ogni iniziativa concreta sono più che benvenute !