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News e considerazioni sulla gestione e trasporto di merci pericolose orangeproject.it

sabato, marzo 28, 2009

ITS

Il 20 marzo 2009 la Commissione Europea ha pubblicato il documento COM(2008)886 definitivo/2, che aggiorna la precedente versione del 16 dicembre 2008, contenente un “Piano di azione per la diffusione di sistemi di trasporto intelligenti (ITS) in Europa”.

A tale documento si affianca una proposta di Direttiva “che istituisce il quadro generale per la diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti nel settore del trasporto stradale e nelle interfacce con altri modi di trasporto”.

Nel Piano di azione sono contenuti tra gli altri due obiettivi che sono di particolare importanza anche per le discussioni in corso nel settore delle merci pericolose:

3.1 Promuovere l'introduzione di sistemi avanzati di assistenza al conducente e di sistemi ITS per la sicurezza, compresa la loro istallazione nei veicoli nuovi (tramite la loro omologazione) ed eventualmente, con la loro successiva installazione nei veicoli esistenti.

3.5 Definizione di misure adeguate, comprese linee-guida sulle migliori pratiche in materia di aree di sosta sicurizzate per gli autotreni e i veicoli commerciali e sui sistemi telematici di parcheggio e riserva delle aree di sosta.

Ancora una volta quindi non posso che sollecitare gli operatori a prepararsi alla progettazione, produzione, installazione ed utilizzo di questi nuovi sistemi (continuando a credere che da questa crisi si uscirà, prima e meglio, impegnandosi sul cambiamento, la ricerca, l’innovazione).

Ricordo inoltre che, nella seduta del 26 marzo 2009, la IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera dei Deputati ha espresso parere favorevole sia sul piano d’azione che sulla proposta di direttiva.

lunedì, marzo 23, 2009

Problemi interpretativi

Nell’ultimo white paper “Problemi linguistici” pubblicato sul sito di Orange Project, si fa riferimento alla difficoltà (non solo italiana) di distinguere fra carriage (che potrebbe indicare il cambiamento di luogo delle merci) e transport (che potrebbe indicare sia il cambiamento di luogo delle merci sia le altre operazioni strettamente collegate, come imballaggio, caricamento, ecc.).

E’ quasi consolante notare che non solo noi abbiamo problemi di coerenza di linguaggio e di traduzione (un altro esempio ? nelle nostre traduzioni “sicurezza” può riferirsi sia a safety che a security).

Certo, se tutte/i usassero l’inglese (anche in Italia) buona parte dei problemi sarebbe risolta.
Ma resterebbero ancora (come si vede dal citato whitepaper) altri problemi.

La questione è tutt’altro che irrilevante, specialmente da noi, dove gli “arrampicamenti sugli specchi” in termini di disamina/interpretazione della normativa sono uno “sport” nazionale (anzi una cosa molto seria, per le ricadute in termini di sanzioni che può avere, quando si ha a che fare con contestazioni da parte delle autorità vigilanti).

Che fare ?
Forse, per cominciare, si potrebbero raccogliere tutte le difficoltà interpretative riscontrate e richiedere un chiaro pronunciamento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Forse si potrebbero proporre modifiche ai testi di ADR, RID, ecc.

Come ho detto più volte: il modo migliore per risolvere problemi è indicare le soluzioni !

venerdì, marzo 13, 2009

Nanomateriali

Una delle ultime news pubblicate sul sito di Orange Project riguarda l’applicazione del REACH ai nanomateriali.
E nella news si fa riferimento ai lavori del “Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks (SCENIHR)”, che ha formato un gruppo di lavoro sulla valutazione del rischio per i prodotti delle nanotecnologie.

Il gruppo di lavoro ha già prodotto un documento, approvato da SCENIHR il 19 gennaio 2009.

Non entro nel merito; voglio solo sottolineare come tra gli 11 membri del gruppo di lavoro non vi sia alcuna/o italiana/o e come, tra i riferimenti bibliografici, ci sia (se non sbaglio) solo una pubblicazione italiana sulle circa 200 citate.

Se è vero, come molte/i dicono e anch’io credo, che da questa crisi si uscirà, prima e meglio, impegnandosi sul cambiamento, la ricerca, l’innovazione, forse bisognerà fare qualcosa in tal senso.

Ricordo, per inciso, che ai nanomateriali avevo già accennato in un “post” precedente con riferimento al trasporto di merci pericolose.

giovedì, marzo 12, 2009

Andare a Ginevra !

Ho più volte ricordato come sia importante essere presenti alle riunioni ONU a Ginevra, dove si discutono e si approvano le modifiche alle Raccomandazioni ONU e all’ADR.

Adesso, con l’entrata in vigore del regolamento (CE) 1272/2008 sulla classificazione e sull’etichettatura delle sostanze pericolose, c’è una ragione in più per .. andare a Ginevra !

Infatti il regolamento recepisce quanto contenuto nel GHS (il sistema globale armonizzato di classificazione ed etichettatura); e il GHS, come le raccomandazioni ONU e l’ADR, viene emendato ogni due anni, a cura del Sottocomitato esperti ONU sul GHS.
E l’articolo 53 del regolamento prevede che lo stesso possa essere modificato “anche tenendo in debito conto l'ulteriore sviluppo del GHS”.

Dal momento che, per la classificazione ed etichettatura, siamo ancora in una fase transitoria, sarebbe dunque importante che si facessero fin d’ora presenti ai nostri esperti che partecipano alle riunioni del GHS le necessità di eventuali proposte di modifica e, insieme, eventuali pareri positivi o negativi sulle proposte che gli esperti degli altri paesi propongono.

Tanto per fare un esempio: è veramente così importante che sull’etichetta compaiano, per molte classi e categorie di pericolo, le avvertenze (“attenzione” o “pericolo”) previste all’articolo 20 del regolamento (e dal GHS) ?

sabato, marzo 07, 2009

8 marzo di riflessione

Voglio solo accogliere e trasmettervi un invito che ho ritrovato più volte nei discorsi di questi giorni e che mi sembra particolarmente appropriato, data la situazione nella quale ci troviamo:

“L’8 marzo non è (solo) una festa. L’8 marzo deve essere il giorno dedicato a riflettere sui problemi delle donne, sui comportamenti degli uomini verso le donne, sul contributo spesso sottovalutato delle donne, sulla positività (poco riconosciuta) dell’atteggiamento più pacato, più riflessivo, più concreto delle donne anche nel mondo del lavoro, sul cosa gli uomini fanno per far crescere e consolidare un atteggiamento di completo rifiuto di ogni atto di violenza sulle donne.”