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News e considerazioni sulla gestione e trasporto di merci pericolose orangeproject.it

lunedì, agosto 11, 2008

RIFIUTI

Una domanda che si sente avanzare con una certa frequenza: come classificare un rifiuto ai fini del trasporto ?

Facendo riferimento al post precedente “Classificazione”e a quanto detto sul GHS (in particolare sulla prossima pubblicazione del relativo Regolamento europeo), in futuro il problema sarà risolto.

Infatti, nella normativa sui rifiuti, ai fini della classificazione di un rifiuto come pericoloso, si fa riferimento alle Direttive 67/548/CEE e 88/379/CEE (e successive modifiche) sulle sostanze e sui preparati pericolosi.
Tra qualche mese però, con l’adozione del Regolamento sul GHS, il riferimento a tali Direttive sarà sostituito con quello a tale Regolamento: di conseguenza i rifiuti saranno classificati sulla base dei criteri del GHS.

Dal momento che i criteri di classificazione ai fini del trasporto sono già il linea con il GHS, a quel punto non dovrebbero più esserci classificazioni diverse (anche se naturalmente continueranno a permanere alcune differenze, essenzialmente dovute al fatto che, per il trasporto, alcune categorie di pericolo, come cancerogenicità, mutagenicità, tossicità per la riproduzione, irritazione, ecc. non sono prese in considerazione).
Per quanto riguarda le differenze fra le due normative, ricordo, come già accennato nel precedente post, che, con l’ADR/RID/ADN 2009, tutte le merci, anche quelle già classificate pericolose per altre ragioni, dovranno essere valutate per l’eventuale pericolosità per l’ambiente acquatico. Sarà interessante, a questo proposito, vedere se ciò aiuterà a dare una soluzione definitiva all’annoso problema della classificazione degli oli esausti.

Però il Regolamento GHS prevede un lungo periodo di transizione.

E... nel frattempo ?

Nel passato avevo avanzato una proposta: raccogliere informazioni dagli speditori di rifiuti per costituire una banca dati di rifiuti classificati ai fini del trasporto, associando ai codici europei per i rifiuti i numeri ONU che gli speditori hanno utilizzato.
Può essere ancora una proposta valida ?
Credo di sì e forse può essere uno dei prossimi impegni per le/i giovani del New Expert Team di Orange Project.

Ci sono però ancora diversi aspetti da chiarire per quanto riguarda il trasporto rifiuti.
Ne ricordo alcuni, con specifico riferimento al Decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 (e successive modifiche):
- ..il produttore o detentore dei rifiuti speciali assolve i propri obblighi con le seguenti priorità: ... utilizzazione del trasporto ferroviario di rifiuti pericolosi per distanze superiori a trecentocinquanta chilometri e quantità eccedenti le venticinque tonnellate... (articolo 188)
- ...in attesa delle specifiche norme regolamentari e tecniche in materia di trasporto dei rifiuti... i rifiuti sono assimilati alle merci per quanto concerne il regime normativo in materia di trasporti via mare .... e i rifiuti pericolosi sono assimilati alle merci pericolose... (articolo 265)
A questo proposito ritengo utile ricordare che, nel Consiglio dei Ministri del 1 agosto 2008, è stato approvato, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, un disegno di legge concernente il conferimento al Governo di una delega a riordinare, coordinare ed integrare la legislazione esistente in materia ambientale, con particolare riferimento alla gestione dei rifiuti, ecc.
Senza entrare nel merito dell’opportunità o meno di un nuovo testo unico, non c’è dubbio che, se questa iniziativa verrà perseguita, non sarà male ricordare i problemi di cui sopra.

giovedì, agosto 07, 2008

CLASSIFICAZIONE

Anche se ogni due anni la normativa sul trasporto di merci pericolose, compresi i criteri di classificazione, viene regolarmente aggiornata, ormai i criteri in questione sono generalmente ben consolidati.
E mi sembra anche che le modifiche più recenti vadano nella direzione di mettere a disposizione, soprattutto degli speditori (i responsabili della classificazione), utili elementi di rilevanza pratica: vedi ad esempio la lista di default per i fuochi pirotecnici o (anticipazione su ADR/RID/ADN 2009) alcune precisazioni sui rifiuti.

Ma, purtroppo, non sempre è così.

Basti pensare (anticipando ancora ADR/RID/ADN 2009) alla necessità di verificare, nei prossimi anni, la classificazione di tutte le merci pericolose per verificare se debbano o meno essere classificate come inquinanti ambientali.

E, sempre a proposito di inquinanti ambientali, i futuri criteri saranno diversi (e anche più complessi) di quelli esistenti: una modifica che deriva dalla scelta di allineare completamente la classificazione ai fini del trasporto con quella contenuta nel GHS (il sistema globale armonizzato di classificazione ed etichettatura), dal momento che il GHS dovrà costituire il riferimento per tutte le normative, dal trasporto ai luoghi di lavoro, dalla produzione al consumo.

Per quanto ci riguarda direttamente, come europei, ricordo che è imminente (autunno 2008) la pubblicazione del Regolamento Europeo sul GHS; anche se, va ricordato, sono previsti alcuni anni prima che il nuovo sistema di classificazione diventi obbligatorio.

Questo Regolamento, è scritto esplicitamente, non si applicherà al trasporto: ma non vi sarà alcuna disarmonia, dal momento che comunque la normativa sul trasporto è già allineata col GHS !

Si aprirà comunque un problema: come assicurarsi che, a fronte degli stessi criteri, la classificazione di una merce sia la stessa per i produttori (magari cinesi o sudcoreani), per il trasporto (magari un trasporto multimodale dall’Oceania all’Europa), per i luoghi di lavoro (magari una fabbrica bulgara) e per i prodotti di consumo (diffusi in tutto il mondo) ?

Certamente i paesi dell’Unione Europea potranno far riferimento ai risultati derivanti dall’applicazione del sistema REACH, ma non è detto che il resto del mondo accetti in toto questi risultati.

Non è un caso che il problema sia stato posto nel corso dell’ultima riunione (luglio 2008) del SottoComitato Esperti ONU sul GHS ed è positivo che il SottoComitato abbia dato incarico ad un gruppo di lavoro di studiare la situazione.

Parlando di classificazione, immagino già che qualcuna/o vorrebbe porre la domanda: sì... ma .. e per i rifiuti ?
La risposta nel prossimo post.

RIFLESSIONI ESTIVE

La ridotta attività che caratterizza l’agosto italiano mi ha indotto a profittarne per rivisitare quanto si è scritto negli ultimi mesi e anni, qui e sul sito di Orange Project.

Per quanto riguarda in particolare questo blog, mi sembra che l’attenzione si sia concentrata soprattutto su alcuni argomenti:
- la classificazione delle merci pericolose
- il trasporto dei rifiuti
- ruolo e attività del Ministero dei Trasporti
- la globalizzazione

Vorrei quindi riprendere, nei prossimi post, questi argomenti per discutere dei relativi problemi e prospettive.