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News e considerazioni sulla gestione e trasporto di merci pericolose orangeproject.it

giovedì, aprile 23, 2009

Offerte lavoro

Forse a qualcuna/o può interessare andare a lavorare ad Helsinki.
L’ECHA (l’Agenzia europea per le sostanze chimiche) sta costituendo una lista di riserva per :
- assistenti amministrativi
- addetti all’ufficio legale e contratti
Tutti i dettagli su questo indirizzo web:
http://echa.europa.eu/opportunities/positions_en.asp

giovedì, aprile 16, 2009

Raccolta differenziata rifiuti e ADR

Anche se forse non c’è mai stata una sufficiente chiarezza normativa, credo sia convinzione comune che la raccolta (e il trasporto ai siti di stoccaggio/discarica/trattamento) dei rifiuti solidi urbani non è soggetta all’ADR, anche se nei cassonetti dei rifiuti si trova di tutto (comprese merci pericolose).

Tuttavia, con l’estendersi della raccolta differenziata, può sorgere qualche problema.
Mi riferisco in particolare al fatto che, nel mio piccolo comune (ma suppongo che non sia un caso isolato), la raccolta differenziata prevede anche la raccolta (in appositi cassonetti) di contenitori etichettati “T” e/o “F”, che hanno contenuto (e che magari contengono ancora in quantità significative) materie quali: alcol denaturato, trielina, vernici, solventi, topicidi, diserbanti, ecc.
In tali casi, e ammettendo che la raccolta di tali materiali avvenga ovviamente con contenitori separati dagli altri, anche se sullo stesso veicolo, è giusto non porsi il problema se il relativo trasporto debba essere soggetto a qualche specifica disposizione di sicurezza, quali quelle previste dall’ADR ?

Anche in questo caso comunque ritengo sarebbe utile un provvedimento ministeriale che faccia chiarezza, utilizzando anche, se necessario (e come ho più volte suggerito), lo strumento della deroga alla Direttiva europea sul trasporto di merci pericolose.

lunedì, aprile 06, 2009

Dall’armonizzazione comunitaria a quella mondiale

Il 3 aprile 2009 è stato inaugurato il centro conferenze dell’ECHA (l’Agenzia europea per le sostanze chimiche): e certo fa piacere apprendere che una delle due sale riunioni è stata intitolata a Guido Sacconi, il parlamentare europeo che, nella sua qualità di rapporteur, ha portato avanti il progetto REACH.

Nel corso dell’inaugurazione, Margot Wallstrőm, la Commissaria europea per l’ambiente, ha lanciato l’idea di un panel delle Nazioni Unite per la valutazione del rischio chimico, sulla falsariga dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change).
Non ho altri dettagli su tale proposta, ma certamente c’è la necessità di un approccio comune a livello internazionale, e non solo comunitario.

A tale proposito non posso non ricordare come, per un aspetto specifico, abbia spesso fatto presente, alle riunioni ONU, la necessità appunto di una sede ONU ove fosse possibile, una volta accettato il GHS (come ha fatto l’Unione Europea con il regolamento (CE) 1272/2008), concordare una unica classificazione armonizzata per ogni materia pericolosa, evitando ogni discordanza fra classificazione comunitaria, classificazione nel trasporto, classificazione in altri paesi e settori.