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News e considerazioni sulla gestione e trasporto di merci pericolose orangeproject.it

mercoledì, maggio 30, 2012

SEMPLIFICAZIONI (2)



Gruppi di imballaggio

Come è noto, per molte classi di pericolosità, così come definite nella normativa sul trasporto di merci pericolose, è prevista una articolazione in gruppi di imballaggio:

gruppo di imballaggio I: materie molto pericolose
gruppo di imballaggio II: materie mediamente pericolose
gruppo di imballaggio III: materie poco pericolose

A diverso gruppo di imballaggio (G.I.) corrispondono disposizioni diverse per quanto riguarda esenzioni, imballaggi, cisterne, ecc.

Ad esempio: per il G.I. I sono previste, rispetto al gruppo di imballaggio II (lo stesso vale per il G.I. II nei confronti del G.I. III):
- esenzioni (ai sensi del paragrafo 1.1.3.6 o del capitolo 3.4) limitate a quantitativi più piccoli
- utilizzo di imballaggi con caratteristiche (vedi prove di caduta e di tenuta) più elevate
- utilizzo di cisterne con caratteristiche (vedi pressione di prova, spessori, dispositivi di decompressione, aperture) più elevate.

Il vantaggio di questa articolazione in G.I. consiste indubbiamente nel rendere meno costose le modalità di spedizione e trasporto delle merci pericolose del G.I. II rispetto a quelle del G.I. I ( e del G:I: III rispetto al G.I. I).

Avendo però presente che i valori delle caratteristiche, fisiche e biologiche, che determinano l’appartenenza ad un G.I., sono valori convenzionali (il cui rapporto col livello di rischio non è certo facilmente dimostrabile) potrebbe valer la pena di studiare una semplificazione volta ad eliminare i G.I., magari adottando un approccio cautelativo che in pratica consideri tutte le merci (le cui caratteristiche di pericolosità prevedono un’articolazione in G.I.) come G.I. I.

Si renderebbe la vita più facile a chi deve classificare (e controllare), si ridurrebbero le tipologie di imballaggi e cisterne, si aumenterebbe la sicurezza: e questo forse potrebbe bilanciare l’incremento dei costi dovuto al livellamento di tutte le merci al G.I. I.

martedì, maggio 29, 2012

SEMPLIFICAZIONI (1)



Esenzioni parziali della sezione 1.1.3.6 dell’ADR

La sezione 1.1.3.6 consente alcune esenzioni parziali dall’ADR quando le quantità trasportate nell’unità di trasporto siano inferiori ai valori riportati nei paragrafi da 1.1.3.6.3 a 1.1.3.6.5.

Tenendo conto delle difficoltà legate al rapporto fra quantitativi offerti al trasporto dal singolo speditore e quantitativi globalmente presenti sull’unità di trasporto, di una certa (peraltro inevitabile) arbitrarietà dei valori definiti nella tabella, di una certa macchinosità del calcolo complessivo, vale la pena di chiedersi se effettivamente queste esenzioni siano veramente un grosso vantaggio.

Le esenzioni infatti riguardano: il capitolo 1.10 (security), il capitolo 5.3 (placcatura e marcatura di veicoli, container e cisterne), la sezione 5.4.3 (istruzioni scritte), il capitolo 7.2 (disposizioni speciali per il trasporto in colli), la disposizione speciale CV1 (divieto di carico e scarico in area pubblica), buona parte del capitolo 8 (in particolare: equipaggiamento di protezione individuale e certificato di formazione professionale (CFP) del conducente)  e la parte 9 (caratteristiche dei veicoli).
E, come previsto dal paragrafo 1.8.3.2, esenzione dall’obbligo della nomina del consulente.

Alcune di queste esenzioni non sono molto rilevanti (applicare il capitolo 1.10 per le merci non ad altro rischio non è un gran problema, così come non lo è fornire le istruzioni  scritte che sono solo 4 pagine standard).
Altre invece (esenzione dal CFP del conducente e dalla nomina del consulente) lo sono.

Per quanto riguarda in particolare la nomina del consulente: le parziali esenzioni della sezione 1.1.3.6 comportano però che tutte le altre disposizioni (classificazione, etichettatura, colli, imballaggi, cisterne, ecc.)  si applicano.
Ha allora senso pensare di fare a meno del consulente ?

E ha senso l’esenzione dalla parte 9, là dove si parla di dispositivi di frenatura e  limitatore di velocità (e limite di velocità) ?

Non sarebbe meglio abolire la sezione 1.1.3.6 ?

lunedì, maggio 28, 2012

SEMPLIFICAZIONI (0)


Premessa

Non c’è dubbio che è più facile applicare (e controllare) le disposizioni normative quando queste siano chiare e semplici.

Ed è quindi giusto che, da parte delle/gli operatrici/ori, si insista in tal senso.

Per questo può essere utile verificare, anche in materia di gestione e trasporto delle merci pericolose (rifiuti compresi), se la relativa normativa può essere oggetto di “semplificazione”.

Nei prossimi post saranno indicate alcune disposizioni che potrebbero essere valutate in questa prospettiva.

Gourmet e merci pericolose (7)


Fegatini di pollo su letto di spinaci

Si tratta semplicemente di adagiare, su un letto di foglie di spinaci freschi, i fegatini di pollo, tagliati grossolanamente (non ridotti a una poltiglia !) e rosolati nell’olio (precedentemente insaporito con un trito di scalogno), cotti per pochi minuti con l’aiuto di un bicchiere di vino rosso e di un trito di salvia.


E adesso una domanda.

Per i fegatini di pollo, trasportati come prodotti freschi, in regime ATP, quale deve essere la temperatura controllata durante il trasporto ?
Da -1°C  a +4°C  come per il pollame o da -1°C a +3°C come per le frattaglie ?

martedì, maggio 22, 2012

Gourmet e merci pericolose (5)


USB food hub e SISTRI



Chi ama la cucina giapponese potrebbe essere attratto da questo piatto preparato dalla compagnia giapponese “Solide Alliance”.




Solo che quanto sopra non è cibo, ma ognuna delle pietanze altro non è che una decorazione che maschera una o più chiavette USB.

Forse è scarsamente utile.
Così come sono del tutto inutili (visti i risultati) le chiavette USB del SISTRI (l’innominabile, costoso e inefficiente sistema di tracciabilità dei rifiuti voluto dal Ministero dell’ambiente).

Però almeno l’USB food hub è carino da vedere !

venerdì, maggio 18, 2012

Gourmet e merci pericolose (4)


Gallette di quinoa ed esplosivi

Ormai va molto di moda riscoprire antiche tradizioni.
Vedi ad esempio, in Toscana, il farro (eppure, quando ero piccolo, mi raccontavano che una volta il farro era solo per i maiali).
Ed ecco quindi le gallette alla quinoa (una pianta di origine andina, della famiglia degli spinaci, ma che sembra un cerale) e al couscous con salsa allo yogurt.




Però, se vedete un documento di trasporto con la designazione “UN 0433 GALLETTA UMIDIFICATA”, attenti ! Non è una galletta commestibile: è un esplosivo !