8 MARZO
Alle donne che lavorano nel campo delle merci pericolose vorrei offrire, non potendo mandare fasci di mimose a tutte, un mio “ricordo di gioventù” e un mio “successo” recente.
Ricordo di gioventù
Un bel po’ di anni fa, rientrando a Roma con la mia auto, mi fermai per far salire una ragazza che faceva autostop (a quei tempi si usava!). Quando le chiesi cosa faceva, dove andava, ecc. mi disse che… faceva la camionista !!!
Non so se era vero: ma credo proprio di sì (anche perché, essendo stanca e affamata, la invitai a casa, dove, dopo essersi fatta un riposino, si fece una mangiata da far invidia alle famose “osterie dei camionisti”!).
Era una ragazza bionda, simpatica, che… tra una forchettata e l’altra, ribadì con forza che a lei piaceva guidare i camion, sentire il motore che reagiva al comando dei suoi piedi, attraversare l’Italia.
A quei tempi avevo altre cose a cui pensare (mi occupavo di energia nucleare e radioprotezione) che non i trasporti di merci pericolose. E mi sembrava strano che una ragazza potesse “amare” un lavoro così pesante, impegnativo.
Glielo dissi e lei mi rispose:
“E perchè dovrebbe piacere solo a voi uomini?”
E mi chiese di riaccompagnarla vicino all’autostrada: non so se aveva un rendez-vous con un collega o cos’altro…
E… mi è rimasta la curiosità di sapere che fine ha fatto… avrà veramente percorso centinaia di migliaia di chilometri sulle nostre strade e autostrade, sorridendo all’idea di un giovane ingegnere che non capiva la bellezza di tener sotto controllo la potenza di un camion ?
Successo
Brevemente: quando si è trattato di decidere i ruoli di presidente e vicepresidente dei Comitati e SottoComitati ONU sul trasporto di merci pericolose e sul GHS, sono riuscito a far passare la “legge” della parità: poiché il SottoComitato sul trasporto ha come presidente un uomo (il sottoscritto) , allora il SottoComitato GHS deve avere come presidente una donna. E, in seguito, quando il vicepresidente del SottoComitato sul trasporto ha lasciato, sono riuscito a favorire la sua sostituzione con una donna.
Lo so che è poca cosa… ma… almeno questo si è ottenuto (per ora… bisognerà vigilare per il futuro!)
Post scriptum
Mi fa piacere vedere che ai seminari, alle riunioni, e, soprattutto, nella realtà lavorativa, partecipano sempre più donne, che dirigono aziende, che sono consulenti, e anche che… se la ragazza di tanti anni fa non è un’eccezione … magari guidano anche i camion
BUON 8 MARZO A TUTTE
Ricordo di gioventù
Un bel po’ di anni fa, rientrando a Roma con la mia auto, mi fermai per far salire una ragazza che faceva autostop (a quei tempi si usava!). Quando le chiesi cosa faceva, dove andava, ecc. mi disse che… faceva la camionista !!!
Non so se era vero: ma credo proprio di sì (anche perché, essendo stanca e affamata, la invitai a casa, dove, dopo essersi fatta un riposino, si fece una mangiata da far invidia alle famose “osterie dei camionisti”!).
Era una ragazza bionda, simpatica, che… tra una forchettata e l’altra, ribadì con forza che a lei piaceva guidare i camion, sentire il motore che reagiva al comando dei suoi piedi, attraversare l’Italia.
A quei tempi avevo altre cose a cui pensare (mi occupavo di energia nucleare e radioprotezione) che non i trasporti di merci pericolose. E mi sembrava strano che una ragazza potesse “amare” un lavoro così pesante, impegnativo.
Glielo dissi e lei mi rispose:
“E perchè dovrebbe piacere solo a voi uomini?”
E mi chiese di riaccompagnarla vicino all’autostrada: non so se aveva un rendez-vous con un collega o cos’altro…
E… mi è rimasta la curiosità di sapere che fine ha fatto… avrà veramente percorso centinaia di migliaia di chilometri sulle nostre strade e autostrade, sorridendo all’idea di un giovane ingegnere che non capiva la bellezza di tener sotto controllo la potenza di un camion ?
Successo
Brevemente: quando si è trattato di decidere i ruoli di presidente e vicepresidente dei Comitati e SottoComitati ONU sul trasporto di merci pericolose e sul GHS, sono riuscito a far passare la “legge” della parità: poiché il SottoComitato sul trasporto ha come presidente un uomo (il sottoscritto) , allora il SottoComitato GHS deve avere come presidente una donna. E, in seguito, quando il vicepresidente del SottoComitato sul trasporto ha lasciato, sono riuscito a favorire la sua sostituzione con una donna.
Lo so che è poca cosa… ma… almeno questo si è ottenuto (per ora… bisognerà vigilare per il futuro!)
Post scriptum
Mi fa piacere vedere che ai seminari, alle riunioni, e, soprattutto, nella realtà lavorativa, partecipano sempre più donne, che dirigono aziende, che sono consulenti, e anche che… se la ragazza di tanti anni fa non è un’eccezione … magari guidano anche i camion
BUON 8 MARZO A TUTTE
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