I have a dream
1) Premessa
Inserisco queste mie considerazioni, oltre che, naturalmente, nel mio blog, anche in alcuni dei siti, forum, ecc. che frequento, con la speranza che:
a) possano essere utili
b) se sono utili, si trovi il modo migliore di procedere
2) Alla base delle mie considerazioni
Come ha dimostrato la recente (e ancor viva) vicenda del Sistri e del MUD 2010, siamo di fronte ad una situazione caratterizzata da una produzione normativa che crea una moltitudine di problemi (e di oneri !) a chi deve operare nel campo dei rifiuti.
I problemi nascono essenzialmente dal fatto che la normativa sembra non tener conto a sufficienza della concreta realtà che si vuole normare.
Ma perché succede questo ?
Io credo che dipenda dal fatto che non c’è una sufficiente conoscenza, da parte di chi emette le norme, di tale realtà.
Ma come si può ottenere che gli organismi normativi conoscano la realtà ?
Molto semplicemente …. facendola loro conoscere !
Eppure non mancano gli strumenti !
Molta parte della normativa sui rifiuti, non dimentichiamolo, viene concepita e scritta a livello europeo. E allora …. perché non si interviene sulla Commissione Europea, sul Parlamento Europeo, attraverso le Associazioni, ma anche direttamente (non c’è niente che vieti di scrivere direttamente ai Parlamentari !) ?
E analoghe considerazioni si possono fare per la normativa nazionale !
Insomma io credo che non manchino gli strumenti per tentare (nessuna garanzia assoluta naturalmente !) di ottenere normative che tengano ben conto della realtà.
E’ molto meglio prevenire (intervenire durante il processo di formazione della normativa) che tentare di ridurre il danno (protestare, manifestare, chiedere rinvii, ecc.).
3) Una proposta
Abbiamo di fronte:
- un SISTRI da attuare (ma, come ho già scritto da alcune parti, il Governo, col suo rappresentante in Commissione, sembrerebbe ?!?! aver accettato, come richiesto nella seduta del 28 aprile 2010 della VIII Commissione della Camera. di riconsiderare contenuti e tempi)
- una normativa sul MUD rinviata a fine giugno
- uno schema di decreto di recepimento della Direttiva sui rifiuti
Allora invece di:
- continuare ad avanzare (giustissime) critiche
- lamentarsi perché le cose non vanno nel senso giusto
- limitarsi a … “consolarsi” con battute e poesie (ahimé .. mea culpa .. mea culpa .. grandissima culpa)
- disperdersi su diversi siti, forum, ecc.
sarebbe forse opportuno organizzare gruppi di lavoro (unici a livello nazionale !!!) di operatori che presentino proposte di normativa (o di emendamenti agli schemi in discussione).
Ho già avanzato questa proposta e c’è già (vedi il sito sistri.forumattivo.com) chi l’ha fatta propria: ma, per ora, con scarso successo.
E questo scarso successo credo sia legato al fatto che ognuna/o vuole (giustamente !) valorizzare il proprio sito (e il proprio lavoro).
Per questo credo che il lavoro non dovrebbe essere fatto da un sito specifico, ma, ad esempio, attraverso il sito di Facebook
http://www.facebook.com/group.php?gid=275345896466&ref=search&sid=1624096734.3272260845..1
che non è proprietà di nessuno e che potrebbe, credo, essere considerato un luogo “neutro” sul quale nessuna/o può mettere il proprio cappello.
Naturalmente sono possibili anche altre soluzioni: con tutte/ le/gli esperte/i in software che sono interessate/i si può tranquillamente pensare a “creare” un sito apposito (se ci sono volontarie/i disposte/i a crearlo “gratis” !).
Tanto per essere chiaro, il mio I have a dream è un sito (Facebook o altro) dove si apre un forum unico a livello nazionale, ove si apre la discussione sulla normativa sui rifiuti (a cominciare dallo schema di decreto di recepimento della direttiva sui rifiuti, e sul MUD e sul SISTRI, ecc.), dove i partecipanti alle discussioni nominano una/un rappresentate per ogni argomento, che entro 1 o 2 mesi si incarica di redigere le osservazioni da mandare alle commissioni parlamentari e alle Associazioni del settore con le firme di tutte/i quelle/i che sono d’accordo, che chiede di essere ascoltata/o dalle Commissioni, che scrive alle Associazioni per chiedere il sostegno, che informa su quello che succede, ecc.
I have a dream … ma … speriamo che questo (o un altro) “dream” si realizzi !
4) Considerazioni del tutto personali
Bisogna pur farsi una ragione del fatto che siamo in una fase di grande trasformazione (probabilmente e giustamente non vi interessa: ma secondo me non ci resta che “gestire” la crisi dell’occidente e dei suoi paradigmi filosofico/sociali/economici, che è comunque una bella sfida !) e che dobbiamo adeguarci.
Il che significa, per come stanno le cose, organizzazione, solidarietà, rapidità di decisione, ma, soprattutto, individuazione di obiettivi praticabili e realistici da una parte, e partecipazione attiva dall’altra.
Messaggio dal passato … o … messaggio per il futuro ?
Decidete voi (anche quando votate per le elezioni politiche/amministrative e per gli organismi delle associazioni).
1 Commenti:
Non mi pare vero che legiferatori, coadiuvati da consulenti esperti in materia di ambiente e rifuti, siano in grado di produrre leggi e decreti A VOLTE VERAMENTE inapplicabili e utopiche che non sono in amrmonia con ciò che realmente è possibile fare PER DIFENDERE l'ambiente e il mondo produttivo. Sembra SUPERFLUO PENSARE CHE UN NORMALE FRUITORE DELLE LEGGI E REGOLAMENTI DEBBA CHIEDERE CHIARIMENTI SENZA AVERE RISPOSTE SENSATE, CONCRETE E ILLUMINANTI PER POTER DIRE: "ADESSO ho capito che nel sistri si era PREVISTO TUTTO anche ciò che non capivo e come si può realmente attualizzare".
INVECE SEMBRA CHE SI viva in DUE UNIVERSI PARALLELI E ASINTOTICI; QUELLO DELLA POLITICA, CON LE LEGGI E GLI OBIETTIVI FUTURIBILI per un mondo perfetto, E QUELLO DELLA MERA REALTA di cosa accade, FATTA DI PERSONE E AZIENDE CHE PER REGGERE E VIVERE DEVONO CONFRONTARSI CON PROBLEMI DI SOSTANZA LONTANISSIMI DAGLI IDEALI DETTATI DAI CONSULENTI DELLA POLITICA.
IL SISTRI è IL FRUTTO ANOMALO DI UN IDELAE CHE SI FERMA E MUORE SU MOLTI FRONTI DELLA REALTA INDUSTRIALE.
ERA FORSE IL CASO DI FARE PASSI PIù PICCOLI IN DIREZIONE DEL SISTRI E, MANO A MANO CHE SI CONCRETIZZAVANO, ALLARGARE ANNO PER ANNO IL BACINO DEGLI OBBLIGATI AD ADEMPIERE ALL'OBBIETTIVO FINALE ?
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