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martedì, luglio 07, 2009

Dopo Viareggio, con dolore



Italia mia, benché ’l parlar sia indarno
a le piaghe mortali
che nel bel corpo tuo sì spesse veggio,
piacemi almen che’ miei sospir’ sian quali
spera ’l Tevero et l’Arno,
e ’l Po ..... (Petrarca: anno 1344)



Beh.. ogni tanto... succede che vien voglia di.. sospirare !

Tragedia di Viareggio: qualche ministro, qualche parlamentare, qualche “esperto”, dice: “dobbiamo rivedere le norme sul trasporto delle merci pericolose”, “non è accettabile che convogli così pericolosi transitino nei centri delle città”, “deve essere rivisto il sistema dei controlli”.

Quanti, di quelli che hanno parlato o scritto, conoscono il RID ? (a proposito: quando vedremo pubblicato il decreto che recepisce la direttiva comunitaria che richiede agli stati membri di recepire ADR e RID 2009 per i trasporti nazionali entro il 1 luglio 2009 ?)
Hanno presente la situazione orografica e la densità abitativa dell’Italia ?
E’ forse preferibile trasportare il GPL su cisterne stradali sull’autostrada Torino-Savona-Genova-Pisa-ecc. ?
Qualcuno ha obiettato alle direttive europee che prevedono un sistema di controllo basato sugli enti certificati ?

Certo, la normativa può (e deve) essere migliorata.
Ma è necessario l’impegno degli esperti, dell’Amministrazione, del Parlamento e del Governo.
E.. allora (delenda carthago) perché non si è mai più riunita (dopo la sessione inaugurale del 2006) la Commissione intermodale per il trasporto di merci pericolose, istituita dall’allora ministro Lunardi con decreto del 21 ottobre 2005 ?

E forse sarebbe anche utile avere il coraggio di provare un diverso modo di guardare ai trasporti [come, ad esempio, ho provato nei vari post che ho pubblicato su questo blog nel gennaio 2009; e mi riferisco in particolare al post 2009 UNA SFIDA DIFFICILE (4)]

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Una curiosit°. Che fine ha fatto la norma che prevedeva il monitoraggio delle merci pericolose? Sono stati investiti molti soldi per la progettazioni di sistemi software in grado di fare il monitoraggio e il tracciamento delle merci pericolose. Sia su strada che ferrovia che per mare.
Quello che viene definito come merci pericolose (in alcuni paesi europei) viene sottosposto a regolamenti stretti, max velocità, percorsi obbligati e soprattutto il tutto deve essere accompagnato da istruzioni chiare su come comportarsi in caso di incidente. Un autocarro o, peggio ancora, un treno che trasporta gpl come è possobilie che vada a 90 km/h? forse perchè non è considerato un trasporto di merci pericolose?

08 luglio, 2009 21:22  

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