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martedì, novembre 29, 2005

TRASPORTO RIFIUTI

Il 18 novembre il Consiglio dei Ministri ha varato in prima lettura il megadecreto legislativo previsto dalla cosiddetta “delega ambientale”, raccogliendo in un testo unico la normativa applicabile ai rifiuti, alla VAS, alla VIA, ecc.: decreto che, come già la legge delega, ha prodotto vivaci polemiche.
Comunque, per quello che ci riguarda (le norme tecniche sul trasporto di rifiuti pericolosi), si é persa un’occasione.
Invece di rimandare (come nel decreto Ronchi) ad un successivo decreto interministeriale la definizione di tali norme, si sarebbe potuto semplicemente inserire un comma, un articolo, per affermare che tali trasporti devono essere effettuati in accordo con ADR, RID, ecc. ; e, per il trasporto di tutti gli altri rifiuti, aggiungere, con pochi articoli, quanto già contenuto in varie bozze di decreti giacenti presso i Ministeri. Tenendo conto che il megadecreto contiene 318 articoli e 40 allegati, non sarebbe stato un appesantimento eccessivo !

2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Egr. Ing. Benassai,
in merito al citato decreto sul trasporto dei rifiuti, Le chiedo un chiarimento ed un suo autorevole commento in riferimento al comma 13 dell’art. 193 che riporta: ”Il trasporto di rifiuti per distanze superiori a duecento chilometri e quantità eccedenti le venticinque tonnellate deve avvenire mediante ferrovia”.
Perché questa presa di posizione che, per le imprese che non possono usufruire di linee ferroviarie all’interno dei siti produttivi, significa rivedere il proprio “modus operandi”? Con quel criterio è stata inserita questa disposizione?
Cordiali saluti e grazie.

05 dicembre, 2005 10:17  
Blogger Sergio Benassai ha detto...

Credo che il comma 13 dell'articolo 193 sia stato introdotto all'ultimo momento (non so da chi): infatti l'obbligo del trasporto ferroviario non mi sembra fosse presente nelle bozze consegnate dalla Commissione di esperti ai primi di ottobre.
Un requisito simile é in qualche modo presente nella normativa di altri paesi, ma, ovviamente, bisognerebbe tener conto delle specifiche situazioni.
Cosi' com'é scritto, oltre che penalizzante, rischia di essere in diversi casi inapplicabile.
Forse le Associazioni interessate dovrebbero far sentire la loro voce, tenendo anche conto che lo schema di decreto legislativo deve essere esaminato, per l'espressione del previsto parere, dalle Commissioni Parlamentari.
Ricordo poi che l'incentivazione al trasporto ferroviario é già prevista, con il meccanismo dei finanziamenti di cui al DM del 20 maggio 2005.

06 dicembre, 2005 13:41  

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