Partecipare o subire?
La normativa sul trasporto di merci pericolose viene preparata (e aggiornata ogni due anni) a livello internazionale. Le decisioni sono prese dalle delegazioni nazionali, ma alle riunioni partecipano (intervenendo e contribuendo ad orientare le scelte) le associazioni internazionali ed europee interessate (dell’industria chimica, dei trasportatori, dei fabbricanti di veicoli, ecc. ecc.).
Ad esse corrispondono nella maggior parte dei casi analoghe associazioni italiane: come mai alle riunioni internazionali non c’è quasi mai un/una rappresentante delle associazioni italiane?
E ... ancora ... come mai alla delegazione italiana non arrivano (salvo poche lodevoli eccezioni) commenti, valutazioni, proposte da sostenere, per salvaguardare eventuali, legittimi, interessi nazionali?
4 Commenti:
Sono un funzionario della Motorizzazione Civile che si interessa in particolare di trasporto di merci pericolose.
A chi dobbiamo dare i nostri suggerimenti, quando anche ai quesiti posti alla sede centrale non si risponde?
Credo che certe “difficoltà” di funzionamento del Ministero Infrastrutture e Trasporti siano ben note.
In attesa di vedere finalmente la formalizzazione di una commissione intermodale per il trasporto di merci pericolose (impegno assunto dal SottoSegretario dott. Uggè), posso comunque invitarLa ad inviare i Suoi suggerimenti ad uno dei seguenti indirizzi:
info@orangeproject.it
info@mercipericolose.it
Almeno personalmente, Le garantisco che ne terrò conto, anche nella prospettiva di definire la posizione italiana da assumere alle riunioni internazionali.
La ringrazio per la risposta.
Allora si potrebbe fare un po' di chiarezza in materia di applicazione dei ganci di rizzaggio sui veicoli, quando, ovviamnete, questi sono necessari per le tratte via mare?
Incredibile! Stamattina ho letto la circolare sui ganci. Finalmente! La aspettavamo da due anni.
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