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lunedì, ottobre 10, 2005

E se ... (sognando) ?

Tutte le volte (cioè spesso) che ho davanti i volumi dell’ADR, o del RID, o del Codice IMDG, ecc., mi viene da pensare “Ma se io fossi uno speditore o un trasportatore.... come me la caverei?”.

Non voglio le vostre risposte (alcune, le più cattive, me le immagino già!).

Per quanto mi riguarda, da una parte coltivo il sogno di dare una bella sforbiciata a tutte quelle pagine (qualche idea da dove cominciare?), dall’altra mi chiedo se non si dovrebbe rafforzare il ruolo del consulente per la sicurezza, trasformando il ruolo di consulente in quello di un vero e proprio responsabile (vedi esperto qualificato per la protezione dalle radiazioni ionizzanti).

3 Commenti:

Blogger Enrico Cappella ha detto...

Egr. dr. Benassai,
condivido pienamente l'idea di rafforzare nella sostanza la figura del consulente ADR, trasformandolo, in un responsabile tecnico qualificato e munito della necessaria esperienza nel settore.
Ancora oggi a distanza di cinque anni dall'entrata in vigore del decreto 40/2000, nel nostro paese la figura professionale del consulente e' sottovalutata e in molti casi non e' presa neanche in considerazione dalle imprese nonostante l'obbligo normativo.
cordiali saluti.

16 ottobre, 2005 23:09  
Anonymous Anonimo ha detto...

Salve,
sono impiegato in un grande gruppo italiano produttore gas tecnici medicali, i miei compiti sono prettamente logistici e distributivi area nord est italia.
Volevo solo sensibilizzarvi sul fatto che nel mio caso il così detto consulente a.d.r. dopo un anno veniva a sapere dell'esistenza del deposito da me gestito e dopo tale conoscenza sono passatiben due anni senza alcun suo sopralluogo.
Ci siamo limitati all'elezione dei vari garanti a.d.r. nei vari siti (io lo sono del mio)e alla compilazione di moduli periodici di controllo qualità.
Io vedo in tutto questo veramente poca serietà, e ho paura di pensare cosa possa succedere poi in una realtà piu' piccola della mia...

15 novembre, 2005 17:14  
Blogger Sergio Benassai ha detto...

Come ho detto nel post introduttivo, vedrei volentieri la trasformazione del consulente in un vero e proprio responsabile.
Forse, se il consulente fosse “riconosciuto” (anche legalmente) come vero e proprio responsabile del rispetto della normativa ADR/RID in azienda, e quindi anche delle eventuali carenze ed inosservanze (sempre che ovviamente l’azienda abbia messo a disposizione i mezzi necessari), tutti i consulenti sarebbero più attenti e presenti.
E... una curiosità .... Ma un’azienda che paga una persona per fare qualcosa, non ha anche tutti i mezzi (contrattuali, ecc.) per ottenere un lavoro ben fatto ? (o.... il privato è a volte peggio del pubblico?)

17 novembre, 2005 19:23  

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