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domenica, gennaio 04, 2009

2009 UNA SFIDA DIFFICILE (2)

E per i trasporti (di merci pericolose) ?

In primo luogo vorrei dire che il futuro è nell’intermodalità: c’è quindi bisogno di operatori e consulenti che non conoscano solo l’ADR, ma che conoscano bene anche il RID, il Codice IMDG e le Technical Instructions dell’ICAO (e le Dangerous Goods Regulations della IATA).

Ma c’è anche bisogno che, a livello governativo nazionale, a livello comunitario ed internazionale, si compiano ulteriori sforzi per l’armonizzazione: e, come in ogni caso, una volta enunciato il principio, per vederne poi i risultati concreti bisogna darsi da fare (di qui la necessità di farsi parte attiva, di presentare proposte operative, di impiegare tempo e intelligenza per gestire le inevitabili discussioni, per essere convincenti, per portare a casa il risultato).

E poi: talvolta le normative sono complicate, poco chiare, imperfette o addirittura sbagliate.

Qualche indicazione più specifica (anche in questo caso in ordine sparso).

Sarebbe così scandaloso e costoso eliminare i gruppi di imballaggio e trasportare tutte le merci pericolose in imballaggi corrispondenti al gruppo di imballaggio I ?

Perché la prova di vibrazione (dal 2011) solo per i GIR destinati a contenere liquidi ? Una volta che i laboratori sono attrezzati (e lo dovranno essere) per le prove di vibrazione, perché non chiederle per tutti gli imballaggi ?

Il problema della compatibilità chimica tra imballaggi e contenuto è adesso regolamentato in dettaglio solo per gli imballaggi in plastica (peraltro con prove di lunga durata): non sarebbe utile (e anche più semplice) richiedere che in una revisione della Scheda di Sicurezza (SDS) si inserisse un punto relativo alla compatibilità con acciaio, alluminio, vetro, ecc. ?

Ha veramente senso, dal punto di vista del trasporto, l’adozione delle categorie “acuta 1”, “cronica1” e “cronica 2” per le materie inquinanti per l’ambiente, visto che comunque tale distinzione non ha rilevanza dal punto di vista delle condizioni di trasporto ?

Su questo e su tanto altro, comunque, se si vogliono ottenere risultati, bisogna darsi da fare, preparare le proposte, presentarle nelle sedi competenti, sostenerle.