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martedì, luglio 24, 2007

CARICHE ELETTROSTATICHE

Ho ricevuto oggi una e-mail dal sig. Pareto, che chiede di aprire un post relativamente alle misure da adottare per i GIR adibiti al trasporto di liquidi o di polveri esplosive, misure richieste dal paragrafo 4.1.2.1 dell’ADR per evitare qualunque carica elettrostatica pericolosa.
Spero che il sig. Pareto voglia intervenire qui sul blog, esplicitando a tutte/i la sua richiesta.

Il sig. Pareto avanza anche un’altra richiesta:
Ma accidenti (con tutto il rispetto parlando!) quando avete scritto il 4.1.2.1 COSA INTENDEVATE ?
A questo proposito mi avvalgo della facoltà di non rispondere (almeno per ora).

Spero comunque che intervengano le/gli esperte/i in materia.
Da una veloce ricerca su Internet con parole chiavi tipo: IBC, measures prevention electrostatic discharges, sembra che sia materia per specialiste/i.

4 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Mi è capitato di vedere cisternette da 1000 litri con la "messa a terra" vicino la valvola inferiore di scarico.

Suppongo sia una delle possibili misure applicabili per soddisfare il punto 4.1.2.1 in questione.

Se le reincontro faccio una foto :-)

MB

24 luglio, 2007 16:15  
Anonymous Anonimo ha detto...

Eccomi qui a riproporre la questione:

il cap. 4.1.2.1 dell'ADR con riferimento ai liquidi infiammabili cita testulamente : "Quando i GIR sono utilizzati per il trasporto di liquidi infiammabili con punto di infiamm. < 60°C bisogna prendere adeguate misure per evitare qualunque carica elettrostatica pericolosa"

Quasi-Soluzione:
0. il problema non sta nella event. messa a terra dei GIR in plastica con scheletro metallico ma nelle cariche insidiosissime che possono localizzarsi direttamente sulla plastica! (per es. pompando rapidamente liquidi a bassa conducibilità)
1. Usare plastica antistatica come gli imballaggi delle schede elettroniche: Ops1 In giro non si trovano GIR in plastica antistatica.
2. Se un materiale è isolante, come il bananle polietilene nei GIR 31H1, è inutile metterlo a terra (tanto non drenerebbe carica verso terra) e quindi è inutile la continuità elettrica.
3. Una soluzione "artigianale" come coprire i GIR con panni di cotone meglio se umidi non mi sembra percorribile poichè l'etichetttatura di pericolo e la marcatura DEVONO rimanere visibili ...
Altre proposte ?

Ecco il significato del tutto bonario della richiesta "cosa intendevate suggerire quando avete scritto il 4.1.2.1 ?" (soprattutto nel caso dei GIR in plastica!)
:-))
ciao a tutti i blogger MArco

24 luglio, 2007 18:18  
Anonymous Anonimo ha detto...

Non sembra una questione di lana caprina (me ne consolo) anche se dai miei colleghi DGSA non ne ho mai sentito accennare (e dire che liq. infiammabili sotto i 60°C ce ne sono parecchi ed anche PG III)

allego link istruttivo ma per ora non risolutivo: www.newson-gale.com/pdf/Issue1-BackPageArticle.pdf
Forza blogger qualche proposta?
ciao MArco

25 luglio, 2007 15:31  
Anonymous Anonimo ha detto...

A mio avviso, dato che il polietilene non conduce, anzichè mettere a terra il contenitore è più utile obbligare l'insufflaggio di inerte (azoto, CO2)nella parte superiore del pelo liquido della sostanza infiammabile prima di chiudere il contenitore per la spedizione.
Durante l'uso bastano pochi lt/minuto di inerte ovvero pari alla portata spillata. Ma a questo punto non siamo più nel campo del trasporto ma dell'uso delle sostanze pericolose.

19 settembre, 2007 19:17  

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