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lunedì, febbraio 21, 2011

21 febbraio

Il 21 febbraio 1804, dalla fabbrica della Pen-y-Darren Ironwoks, esce la prima locomotiva a vapore.


Inizia così il trasporto ferroviario di merci.



In questi ultimi anni si è parlato molto di trasferire i carichi di merci, anche pericolose, dalla strada alla ferrovia (oltre che al trasporto marittimo), anche perché le nuove locomotive (non più a vapore !) permettono di garantire un tasso di inquinamento inferiore a quello che caratterizza comunque il trasporto stradale.

Ma perché non si procede su questa strada ?
La risposta è semplice (?): Reteitalia e FS chiudono gli scali ferroviari, preferiscono investire sull’alta velocità passeggeri che non sul trasporto merci (e su quello locale); la logistica manca di finanziamenti (non necessariamente pubblici); la burocrazia fa tutta la sua parte.
E, naturalmente, sono molte/i a protestare, a chiedere, a criticare, e poche/i quelle/i che si fanno carico in prima persona di prendere un’iniziativa, di fare q1ualcosa.

Per questo condivido questa citazione di Gramsci fatta al festival di Sanremo:
Ciò che succede … avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti … Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo ?