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lunedì, marzo 12, 2012

GUARDANDO AL FUTURO (5)

Le normative modali sul trasporto di merci pericolose sono ormai in gran parte armonizzate con le Raccomandazioni ONU.
Vi sono però alcune parti per le quali persistono differenze lessicali, spesso del tutto ingiustificate.

E resta il fatto che le modifiche periodicamente apportate alle Raccomandazioni ONU vengono recepite nelle normative modali con 2 anni di ritardo.





Forse allora sarebbe utile ripresentare la proposta italiana (avanzata nel 1992 e reiterata nel 2004: http://www.unece.org/fileadmin/DAM/trans/doc/2004/ac10c3/ST-SG-AC10-C3-2004-32e.pdf) con la quale si richiedeva di organizzare una Convenzione Mondiale al fine di rendere legalmente obbligatorie le Raccomandazioni ONU, lasciando poi alle normative modali il compito di regolamentare gli aspetti specifici di ogni modalità di trasporto.

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Davvero una proposta interessante da seguire per evitare riunioni inutili sul livello delle normative specifiche (ADR/RID/IMDG), dove c'e poco da decidere che recepire le regole del Orange Book. Ridurebbe anche il numero degli accordi multilateriali, di cui un gran parte soltanto anticipa le disposzioni nuove nei paesi aderenti.

Per l'industria interessata pero serve il periodo di transito di due anni fra decisione sul livello ONU (Orange Book) e applicazione obbligatoria sul livello della normativa modale per attrezzarsi alle nuove regole. Che questo sia possibile, viene dimostrato dal codice IMDG, dove esiste gia un periodo di transito abbastanza lungo fra versione vecchia e nuova.

Cordialita, Herbert

12 marzo, 2012 21:04  

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