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giovedì, marzo 29, 2012

ADR Adventure: un viaggio nel misterioso mondo dell’ADR (1)

L’ADR (quello che è veramente l’ADR, cioè il testo in 17 articoli dell’accordo, e non le mille pagine degli Allegati A e B), occupandosi di trasporto stradale, in primo luogo definisce (articolo 1, lettera a) cosa è un veicolo.
La definizione fa riferimento alla “Convenzione sul traffico stradale” del 1949, e quindi per veicolo si intende un veicolo a motore ad autopropulsione normalmente utilizzato per il trasporto di persone o cose su strada, diverso dai veicoli che corrono su rotaie o che sono connessi a conduttori elettrici.
Quindi non necessariamente a quattro ruote.

La cosa può sembrare buffa ?
Mica tanto: ad esempio, nell’isola di Stromboli gli unici veicoli in grado di circolare (e quindi di trasportare, ad esempio, le bombole di gas) sono le “Api” a tre ruote.




Allora: alle “Api” si applica l’ADR ?
La risposta è no perché la Direttiva 2008/68/CE fa esplicito riferimento a veicoli a quattro ruote (e in tal senso dovrebbe essere modificato anche l’accordo ADR, così come concordato già nel 1997).

Ma, non applicandosi l’ADR, si possono (e come) trasportare merci pericolose su Api, tricicli, motociclette, biciclette ?

Se tutto quello che non è esplicitamente vietato è consentito, sì. E come ? Beh, rispettando il buon senso e le regole generali di sicurezza.
Ma forse è meglio lasciar perdere.

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Non e tutta una buffa. I tedeschi applicano un’interpretazione diversa: Tutti i veicoli a motore con una velocità massima superiore di 25 km/h sono soggetti all’Ordinanza tedesca relativa al trasporto nazionale ed internazionale di merci pericolose effettuato su strada, per ferrovia e per via navigabile interna; quindi anche le API. Questa interpretazione vige sia per i trasporti di carattere nazionale sia per trasporti intercomunitari e/o internazionali. Passando il confine tedesco dall'Austria un italiano viaggiando con un’API dovrebbe rispettare le normative ADR in Germania. Questo e solo un esempio di prescrizioni da rispettare anche da soggetti esteri in Germania, di cui sono anche altri più rilevanti, p.e. disposizioni sull’itinerario da seguire per tanti numeri ONU, le quale un soggetto estero non mai in grado di capire ed applicare. Non si capisce, come mai l'UE consente a queste deroghe nazionali, che impediscono il traffico libero delle merci nell’UE.

Cordiali saluti, Herbert

31 marzo, 2012 19:49  

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